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marcello ravasio
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Inserito - 27/08/2007 : 16:27:59
Il fiore giallo, rigoglioso e luminoso alla natura grato sta’, fortunato e’ nell’alto alpeggio a fine agosto, lontano dal paese valligiato, suona in armonia con milioni di insetti che volano lui d’intorno, l’aria fresca di fine agosto, di forza riempie il fiore e l’anima di chi s’arrischia sin quassu’; sdraiato sono nel verde paradiso, vicino pascolando al suon del loro campanaccio, mandrie placide e felice, i prati radon senza dolore; ed ecco dal paese il metal delle campane dell’incombente mezzodi’, la fragranza di semplici deschi l’annuncio dan, din don dan, melodiosa armonia, che il suo scemar al rintocco, rapisce il pensiero verso il cielo, pien di nubi bianche e dolci, quasi un divino bacio sullo strider dei nostri denti; non sento i morsi della sete e nemmen la fame langue, di nulla ho bisogno in quest’attimo magico,il protrasi all’infinito, da tutto il corpo disperato e’ il grido, ma non posso ignorare cosa c’aspetta, dietro il colle mervigliosa barriera dell’anima mia; mi alzo e riprendo il cammin di casa, medito a quel che trovo sul sentiero stanco, ma si ‘rincuorato nell’anima mia, eterna giovin creatura, incredula a tanta bellezza, deciso al passo del ritorno lascio, che l’eterna musica del perfetto Creato, mi guidi suonando, nell’ombra quotidiana
marcello
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Elena Fiorentini
Curatore
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Inserito - 30/08/2007 : 12:36:01
Le foto di Marcello mi riconducono a momenti, tra i più sereni della mia vita, vissuti durante le vacanze in montagna.Mi sembra di riconoscere una delle cime delle Prealpi bergamasche, non saprei dire quale...Pizzo Arera, pizzo Coca, pizzo del Diavolo...no, il Pizzo del Diavolo è impervio e fa paura a vederelo, è come il nome: Pizzo del Diavolo..dove ebbi un avventura scalando l'antecima con l'amica Emma un lontano due giugno... Solo avendo vissuto momenti di contemplazione ammiranto la natura in estate, tanto diversa dalla vita cittadina, camminando sui pendii erbosi, unico suono il ronzio degli insetti nelle ore più calde, dal bosco il canto degli uccelli o il chiacchiericcio dei bambini in lontananza, il suono d'argento delle campane, posso capire le emozioni...anche se...o mamma mia! ho sperimentato anche una puntura d'ape sul piede, lasciato imprudentemente nudo nell'erba...
Mezzogiorno sulle Alpi
Elena F.
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marcello ravasio
Senatore
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Inserito - 30/08/2007 : 13:25:56
Elena il posto e' proprio nella bergamasca Zambla Alta, era il nostro universo da bambini e ancora oggi ogni filo d'erba, alito di vento o suono,mi ricordano Mimma; esigo un racconto dettagliato per Concerto (per favore naturalmente), della scalata con la cugina Emma e della puntura dell'ape (intuisco siano accaduti lo stesso giorno!) foto che respirano le potete trovare su http://www.oltreilcolle.com ciao marcello per la puntura d'ape mi sono attrezzato...
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Elena Fiorentini
Curatore
Italy
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Inserito - 31/08/2007 : 13:11:12
Arriverà una piccola cronaca della discesa dall'antecima del Pizzo del Diavolo. Quanto all'ape... Accadde a Lorenzago di Cadore. Il prato davanti alla casa era stupendo, senza recinzioni, il vento costante che partiva dalla Cridola scendeva fino al lago di santa Croce, un ampio bacino nella valle del Piave, ulunado con forza ognoi pomeriggio. I primi giorni mi faceva paura, poi scoprii che era segno di bel tempo, come la Breva sul lago di Como, ma questo quanto chiasso, faceva. . Nel prato non ancora falciato i fiori profumati erano di tutti i colori. Finalmente avevo terminato i miei lavori domestici,( ero in una casa in affitto) , presi una seggiolina e mi sedetti in mezzo a quel tripudio della natura, amato da me quanto dalle api. Un urlo, mi aveva preso il piede, il gonfiore durò parecchi giorni. Lorenzago di Cadore si trova nella valle che parte dal bivio per il passo Màuria,che scende nelle valli carniche. Il bivio si trovava alla fermata del Dolomiti Bus di Ponte Nuovo, dove dovevamo scendere per collegarci con la linea di Lorenzago. Ecco perché il seminario preso il quale gli ultimi due papi vanno in vacanza, in realtà in una casetta moderna, era sotto il dominio del patriarcato di Aquileia. Se si procede per la statale del Piave, oltrepassando Padola e altri paesi che una volta erano poverissimi, si arriva a Sappada, dove nasce il glorioso fiume .
Se dal Ponte Nuovo invece si svolta a destra seguendo il cartello per Auronzo, altro paese da leggenda, con le varie coincidenze del Dolomiti Bus, in auto o a piedi, Misurina e le Tre Cime, con una strada avventurosa, tra la morena al rifugio Tre Cime a duemila metri. Di fronte al rifugio in luoghi impervi si vedono le gallerie scavate dagli Alpini durante la prima guerra. Sono affezionata a questi luoghi, dove la gente è rude , ma generosa e la natura, di bellezza diversa da quella delle Prealpi, ha ispirato le incantevoli leggende e i racconti di Nani, Anguane, stregoni e strie e vari tipi di Homo selvaticus,sopra a tutti campeggia la leggenda di re Laurino, il re del regno di delle Rose, che oscurò di giorno e di notte , dimenticando di estendere l'ordne all'alba e al tramonto. In queste ore ancora oggi gli uomini possono ammirare il roseto del Rosengarden detto anche Catinaccio. E. F.
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