Con occasione della celebrazione a Caracas della 7ª Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, ho assistito al concerto meraviglioso di Anna Maria Castelli,con interpretazioni di canzoni in clave di jazz. Non conoscevo l'artista, speravo una " diva" lontana dal pubblico, anzi si tratta d'una vera artista, una donna con una voce bella, forte, profonda, melodica, con un stilo unico ed una scena straordinaria che l'ha permesso un rapporto intimo col pubblico,(io tra loro) che l'ha acclamato a rabiar.
Il tema centrale é stato il mare,e come tra altre parole ha detto il Direttore del Istituto Italiano di Cultura, Signore Massimo Gilardi nel discorso di presentazione,l'italiani e il mare hanno stabilito una profonda relazione affetiva. Attraverso i tempi il mare non soltanto ha lasciato i suoi tracci nella cultura della clase sociale " alta", ma sopratutto nel popolo che furono capaci di dare infiniti nomi ai pesci e perpetuare il mare nelle nine nanne, nelle favole di sireni e marinai innamorati.
Come un omaggio a grandi cantautori della canzone melodica,come Fabrizio De André, Bruno Lauzi, Gino Paoli e Lucio Dalla, Anna Maria Castelli ha interpretato temi che sono parte della storia della musica italiana.
Ascoltare Bocca di Rosa e Creuza di Mare tra altre, mi ha fatto trasportare alla bella Genova dove ho conosciuto e imparato a amare le canzoni di Fabrizio De André.
É stata una bella notte in un teatro pieno di amanti della bella musica italiana e della sua eccellente interprete.

Auramarina