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marcello ravasio
Senatore
Italy
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Inserito - 07/01/2008 : 12:02:24
Iniziato l’anno novo io tapin moderno Marcovaldo, d'Ialo Calvino creatura,affondo digia’ in aumenti tiket benzina spesa eccettera, quand’ecco arriva dalla str-eet-milanese giunta snob, il nuovo medieval balzello ecopass recita il suo nome e la rima l’accomuna alla tragica eco-ballata partenopea; il primo istinto e’ d’esclusion crudele, un nuovo ghetto e’ nato nella metropoli della milano da bere, ma qui’ il contrario accade, non sono poveri e indifesi sol colpevoli per diversa razza prigionieri, ma nuovi poveri con macchin nuove eco5 ,6,7,8, 10 suv jeep tutti con regolar invalido contrassegno, all’assalto de i quattro metri quadri del telecamerato difeso eco-centro; da stamane il clangore della battaglia di tutti que’ mezzi ammassati intra le mura, risuona per li viali deserti e silenzionsi de’ bastioni, dove noi ecoesclusi di cotanto affanno, camminiam per mano , fratelli e sorelle, respirando piano; e sempre camminando passiamo davanti al “lazzaretto” del manzoni rimpianto stadio, dove i nuovi mo-ratti all’opra stan demolendo e multando eco-delinquenzial auto motorini e camion; ci si guarda negli occhi e si cammina lievi, ma mentre il passo lento e calmo non piu’ s’affretta per la mancanza d’ingorghi, la mente corre al memorabil film dei Troisi e dei Benigni, si parla appunto di quel “non ci resta che piangere”, dove i due all’ingresso della cittadella presidiata dall’eco- doganiere, subivan l’unica e petulante di un soldo richiesta, qualsiasi cosa dicessero o volesser fare, lo spento ghisa, l’euro continuava a reclamare; ribellarsi, protestare? E perche’ fratelli e sorelle cari, lasciamoli affogareMR
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Elena Fiorentini
Curatore
Italy
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Inserito - 07/01/2008 : 13:20:03
Scusate, miei signori, se in prosa - piana mi esprimo e lascio la ritmica ai raffinati dicitori. Siamo noi umili servitori, grati alla Signora di Mediolanum intra le mura, che ci ha fatto fare dal vivo l'esperienza dell'epoca antica dei balzelli. Molti tuttavia i miserelli che han risolto con un astuto imbroglio. Un'ora meno di sonno e alle sette e venti del mattino eccoli freschi a parcheggiare in piazza Sant'Agostino. dalle cronache di Elena di Glorenz
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