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Inserito - 13/01/2008 : 23:21:30
ANGEL GONZALEZIl poeta spagnolo Angel Gonzalez, 82 anni, si é spento in Madrid all’alba di sabato scorso a seguito di una crisi respiratoria. Era considerato il piú grande poeta vivente di lingua spagnola. Numerosissimi i premi collezionati nella sua lunga attivitá, tra i piú importanti il prestigioso premio Principe de Asturias per la letteratura(1985) il premio Regina Sofia per la poesia ispanoamericana (1996), membro della Real Academia Española (1997), insignito di laurea honoris causa per le lettere negli Stati Uniti nel 1977 e, lo stesso onore, gli fu conferito dall’Universitá della sua cittá il 3 dicembre scorso. Nato ad Oviedo nelle Asturie nel 1925, scoprí la poesia nel 1943 durante una degenza in sanatario, per curarsi la tubercolosi. Uscito dal sanatorio si laureó nel 1949 in diritto nella sua cittá. Nel 1972 emigró negli Stati Uniti dove era stato chiamato ad insegnare letteratura spagnola, presso varie Universitá americane. Esponente di spicco della “Generacion del ‘50”, famoso per una poesia sociale innervata sui temi della solidarietá umana e della libertá. Ho avuto la sorte di ascoltarlo un paio di volte, la prima volta due anni fa in un teatro di Oviedo in occasione della giornata mondiale della poesia (assieme ai poeti Pablo Garcia Baena, Wole Soyinka, Adonis, Charles Carrere e Derek Walcott) e la seconda volta il 3 dicembre scorso in occasione del conferimento della laurea honoris causa da parte della Universitá ovetense. Pochi giorni prima del Natale appena passato, in un giorno di pallido sole, nel parco comunale Campo de San Francisco, ho visto per l’ultima volta il poeta che passeggiava per i viali aspirando l’ennesima sigaretta. Mi piace ricordarlo con una sua poesia molto conosciuta: MUERTE EN EL OLVIDO Yo sé que existo porque tu me imaginas. Soy alto porque tu me crees alto, y limpio porque tú me miras con buenos ojos, con mirada limpia. Tu pensamiento me hace inteligente, y en tu sencilla ternura, yo soy también sencillo y bondadoso. Pero si tú me olvidas quedaré muerto sin que nadie lo sepa. Verán viva mi carne, pero será otro hombre -oscuro, torpe, malo- el que la habita...libera traduzione: Io so che esisto/ perché tu mi imagini./ Sono alto perché tu mi credi/ alto, e pulito perché tu mi guardi con occhi puliti./ Il tuo pensiero mi fa/ intelligente, e nella tua semplice/ tenerezza, io sono anche semplice/ e generoso./ Peró se tu mi dimentichi/ finiró morto senza che nessuno/ lo sappia. Vedranno viva / la mia carne, peró sará un altro uomo/ -oscuro, goffo, cattivo- quello che la abita.... cuocoligure
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