C’é stato bisogno di un rombo, questa volta, per chiudere il cerchio. La cosa detta cosí sembrerebbe piú appropriata per una disputa geometrica che per essere inserita in un angolo di notizie strane o curiose.
Da quando riporta l’agenzia giapponese Kyodo é stato proprio un rombo a far “emergere” la notizia.
La vicenda inizia 15 anni fa, quando 1.000 bambini della scuola elementare Miyazaki, per festeggiare il centenario della scuola stessa lanciano in mare i loro messaggi. Questi, redatti con inchiostro indelebile su apposita carta resistente all’acqua ed ermeticamente chiusi in sfere di plastica rossa , si dispersero nell’immenso oceano Pacifico lasciando una scia colorata e liberando mille sogni dei mille giapponesini.
Il lancio, andato a buon fine, si era concluso con la speranza di una pronta realizzazione del “sogno in bottiglia” come venivano definiti una volta.
I ragazzi ormai tutti cresciuti: Alcuni lavorano, alcuni sono entrati nella prestigiosa Universitá di Tokyo come la simpatica Natsumi Shirange, che in questi giorni é stata protagonista della nostra storia. Infatti, Natsumi era tra i 1.000 ragazzi che avevano lanciato le 1.000 sfere con i 1.000 messaggi ed, a quanto riferisce l’agenzia giapponese, si é vista recapitare in questi giorni il suo messaggio di ritorno dopo la bellezza di 15 anni! Qualche maligno penserá subito al servizio postale nazionale, ma non é cosi.
Il messaggio é stato recuperato in mare dal pescatore Kiyoshi Kimino che, come tutti i giorni, attendeva al suo lavoro al largo delle coste del Giappone centrale, quando la sua attenzione é caduta sulla sfera rossa “incollata” sul dorso di un rombo marino, la cui squame é appunto bavosa ed appiccicosa.
Il messaggio, oltre agli auguri ed alle felicitazioni per chi lo avesse incontrato, conteneva anche il desiderio di devoluzione al mittente della sfera e del messaggio, cosa che il bravo Kiyoshi ha adempiuto tra la incredula sorpresa e la irrefrenabile felicitá della Matsumi.
Ecco chiuso il....cerchio!

cuocoligure