Culla di tutte le nevrosi
un vecchio condominio
di cinque piani
con un’ascensore più incerto di una roulette
e alternativo a una scalinata a disagio
macchiata di sigarette scagliate e non spente
considerate anestetico vano ma indispensabile
a tutte le ansieScritte di odio e minacce sui pianerottoli
soste di piccole pause tra bestemmie
e sorrisi ironici,ipocriti
Regista di queste vite avariate
l’amministratore Sapone che diplomatico
e sfuggente lavava e ripuliva i lamenti
da quì il nome del comune prodotto
tanto prezioso all’igiene di pelle
Un giorno, di certo non un bel giorno
dei bimbi scioglievano in un secchio
scaglie di sapone rubate
e si divertivano a lanciare le bolle
che trasporatavno l’ingenuo sognare
Ad un certo punto una scaglia sfuggì
e cadde nel cortile bagnato
da una pioggia che non smentiva le
eccentricità del mese di marzo
Poco più in là l’amministratore
a piccoli passi spiegava
al sig.Pallafrase le incombenze
del tetto curvato
D’un tratto su quel sapone scivolò
e con la testa battè sul taglio
di un mattone ribelle
Sembrava cosa di niente ma morì
in ambulanza a metà strada
del più vicino ospedale
Come sempre cronista involontario
di destini bizzarri
io mi trovai a passare per caso e pensai
la cattiva sorte è una grande colletta
per costruire la storia di lì a poco a venire
di un cattivo presagio
incollato su vite predestinate
Poi in ogni dramma siamo tutti operai
a erigere un palco con una coreografia
dove il destino è il capo coreografo
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Da:Un temporale acclamato con nuvole dirottate
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michael santhers