Gabriella Cuscinà
Senatore
Italy
225 Inseriti
102 Gold
230 Punti Rep. |
Inserito - 15/04/2008 : 17:24:46
Gianpiero Mio nipote Gianpiero è laureato in lettere e si diletta a scrivere al computer racconti che stampa e tiene invariabilmente chiusi nel cassetto. L’ho seguito nella crescita e gli sono affezionata; lo stimo per la sua intelligenza e profondità di pensiero. So che possiede una libreria piena zeppa di libri che divora instancabilmente. Talora siamo stati insieme allo stadio essendo entrambi tifosi della squadra del Palermo. In quei momenti, dimenticavo di essere una signora dabbene e diventavo una qualunque scapestrata tifosa, che si sgolava e farneticava per la squadra del cuore. Avevo ricevuto le confidenze del ragazzo sul suo amore per la scrittura e avevo insistito per leggere qualcuno dei suoi racconti. Mi sono piaciuti e ho incoraggiato Giampiero a continuare a scrivere. -Scusa, ma cosa aspetti a farli conoscere?- gli ho chiesto una volta. -Aspetto la grande occasione. Spero che un giorno qualche editore creda in me e mi offra la possibilità di pubblicare i miei racconti. Allora tutti conosceranno le cose che scrivo e leggeranno le mie pubblicazioni.- -Sì, ma nel frattempo chi le conosce? Chi sa che tu scrivi?- -Come? Ma nessuno naturalmente, tranne te e la mia famiglia.- -Questo è un errore, Gianpiero. Vedi, credo che potresti iniziare gratuitamente a farti conoscere.- -Gratuitamente? Ma cosa intendi dire zia? Parli per caso di Internet?- -Sì, certo. Tu per il momento sogni e aspetti che caschi la manna dal cielo. Sbagli, perché già potresti fare leggere i tuoi racconti a tante persone. E questo molto facilmente.- E come?- - Le possibilità di Internet sono infinite! Bene, su vari siti letterari avresti la possibilità di pubblicare ciò che vuoi. E’ inutile tenere nascosti nel computer i propri scritti. - Tu credi? - - Ne sono sicura! Perché li lasci là? Non sai che tantissime persone si collegano proprio a questi siti per leggere novelle e racconti? Guarda che è capitato anche a me e devo dire che ho trovato roba interessantissima. E’ un po’ la vecchia storia delle cose buone che non vengono mai pubblicate su cartaceo, perché l’editoria ufficiale le snobba, essendo prodotti di scrittori esordienti e dilettanti. Vi è diffidenza; pubblicare su cartaceo costa molto e le case editrice vogliono andare sul sicuro. Ma secondo me, molti dilettanti scrivono con passione. Per questo taluni scrivono proprio bene. -Sai che non ci ho mai pensato!- -Inizia ragazzo mio! Vedi anch’io ho scritto prosa varia per la scuola e alcuni giornaletti. Erano pubblicazioni cartacee, ma non immaginare che mi leggessero in tanti. Eppure, grazie ad esse, sono riuscita a far sorridere qualcuno. Anche tu proverai molta soddisfazione se qualcuno, leggendo i tuoi racconti, dimenticherà i propri guai. I lettori potranno, via e-mail, comunicarti le loro impressioni e commenteranno i tuoi scritti. Capirai che vali qualcosa, che devi continuare a sfruttare la tua fantasia, perché è un dono Dio e la puoi mettere a servizio degli altri.- -Esistono molti siti letterari che si occupano di pubblicazioni?- -Guarda Gianpiero, non immagini neppure quanti ne esistano e quanti offrano e aspettino che gli scrittori mandino e pubblichino le proprie opere! Certo ci sono i portali più seguiti e più noti, e quelli meno conosciuti e meno frequentati.- Da quel giorno, mio nipote continuò a scrivere con più lena e più entusiasmo. Lasciò spaziare la sua fantasia e scrisse nuovi testi di vario genere. Scoprì quali erano i siti adatti ad accogliere le sue opere ed ebbe la soddisfazione di vederle pubblicate. Capì che in tanti le leggevano e ne fu felice. Cominciò a ricevere messaggi di gente sconosciuta che si complimentava e si felicitava per ciò scriveva. Poi, grazie ai miei consigli, vide pubblicato su cartaceo il suo primo libro di novelle. Consolidò la sua cultura e lesse molto di più. Sperimentò quel che diceva Bacone e cioè che “il leggere rende un uomo completo, il parlare lo rende pronto e lo scrivere lo rende preciso”. Scriveva avendo l’impressione di parlare da solo, ma al tempo stesso provava la sensazione di parlare a una folla senza essere mai interrotto. Poteva far credere a chiunque qualunque cosa, cercando altresì di restare coerente a se stesso e al suo pensiero. Un giorno s’imbatté in una diatriba fra i lettori di un sito letterario. In tale sito, vi erano delle persone che si compiacevano di criticare e commentare negativamente gli scritti di alcuni autori i quali, in realtà, scrivevano in maniera pedestre e le critiche erano pienamente meritate. Altre volte invece erano solo commenti malevoli, ingiustificati e in mala fede. Gianpiero intervenne e scrisse che ognuno era libero di leggere ciò che voleva, che però, se aveva voglia di criticare ingiustamente, non doveva poterlo fare, come d’altronde non lo si faceva quando si trattava di una pubblicazione cartacea. Chi voleva leggere un libro, lo acquistava, altrimenti non lo acquistava. La pubblicazione cartacea poteva più o meno avere successo, ma nessuno mai ti veniva a dire che era una schifezza. Allo stesso modo, secondo lui, doveva accadere nelle pubblicazioni telematiche. D’altra parte nessuno si poteva arrogare il diritto di sentirsi un vero critico letterario. Il bello fu che il parere del promettente scrittore fu condiviso dai più, e da quel giorno infatti cominciarono ad apparire meno critiche e meno commenti negativi da parte dei lettori. Gabriella Cuscinà
|