Renato Attolini
Senatore
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Inserito - 12/10/2008 : 20:40:26
….ovverossia quella cosa di cui ogni tanto qualcuno ne fa la scoperta. Leggo su un giornale che un esimio studioso (di cui non ricordo il nome) ha affermato che i Beatles e i Rolling Stones non erano altro che dei capitalisti il cui unico scopo era quello di arricchirsi ed erano bel lungi dall’idea di proporsi come dei miti e dei simboli per i giovani di quei tempi. Ma dai? Sul serio? Ci sono rimasto veramente male! Io che ero giovanissimo allora pensavo invece che volessero mostrarsi come dei nuovi Messia e attraverso la musica cambiare radicalmente il mondo. Ci volevano davvero un paio di lauree e anni di studio per arrivare ad una conclusione alla quale sarebbe pervenuto forse anche il più esagitato dei fans di quei complessi. Che tutti noi fossimo invasati di quella musica è vero, ma che considerassimo gli autori dei profeti è tutt’altra cosa. E’ come dire che Kakà, Ibraimovich e Del Piero (toccando un tasto delicato è doverosa la “par condicio”) attraverso il pallone vogliano portare un messaggio filosofico alle moltitudini di esseri umani. Che tutti noi tifosi ci esaltiamo per loro gesta è un conto, ma che siamo convinti tutti quanti senza distinzioni di tifo che pensino ai loro guadagni è persino fin troppo ovvio. L’illustre studioso continua asserendo che l’impatto sui giovani degli anni ’60 di quei due famosi quartetti è paragonabile a quello delle Spice Girls sui giovani degli anni ’90. Beh, qua ti fermo. Avranno anche pensato solo ai loro soldi ma hanno anche avuto una forte influenza e lasciato un’impronta per non parlare delle loro canzoni che sono ancora attuali a distanza di 40 anni mentre delle Spice Girls quasi nessuno più ne parla. E questa è una cosa tanto lampante e banale che ci vuole un impiegatuccio della provincia di Varese per affermarla visto che forse uno laureato ad Harward non ci arriva.
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