Domenico De Ferraro
Emerito
Italy
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Inserito - 21/02/2009 : 13:31:32
L’ACCHIAPPASOGNIDalla sua povera finestra poteva vedeva tutta la città che s’ apriva sconfinata senza mai fermarsi all’orizzonte ,strade piccole, ampie strade percorse da signori eleganti e raffinati con indosso calde pellicce ,seduti nelle loro belle macchine dove puoi trovare di tutto whisky e soda , sigari cubani , televisore da trenta pollici . Le lussuose macchine passano per strade sporche e deserte percorse a piedi da gente qualunque, indaffarata nelle sue cose ,qualcuno che insegue una sua idea ,un altro un pensiero felice , un altro ancora un profumo sottile che esce da un forno di dolci che t’afferra alla gola e ti trascina con esso fino al negozio. In un vicolo oscuro che sembra non aver mai fine ci vive un signore che fa uno strano mestiere l’acchiappasogni lui ogni giorno vai in giro per la città cercando di catturare con il suo retino un sogno felice , ma spesso ne trova di brutti ,incubi orrendi che qualcuno ha gettato fuori dalla sua casa e non vuol più sapere o lì abbandona per strada e poi scappa via . Di brutti incubi Gino l’acchiappasogni ogni giorno ne trova parecchi a volte egli li porta fuori in città li seppellisce in una buca profonda mille metri , sotto una grande quercia chiusi in un barattolo di vetro ben sigillato . Mentre i sogni felici di quelli dato che c’è ne son pochi in giro quando ne prende uno lo porta a chi ha desiderato tanto averlo, vendendolo spesso ad un buon prezzo. Gino aveva una zia mezza fattucchiera che da piccolo gli aveva insegnato molte cose sulla magia come saper fare filtri e incantesimi o leggere nel palmo della mano , acciuffare sogni ovviamente e saperli imprigionare nei barattoli di vetro. Quando morì sua zia all’età di cento cinquanta anni lui ebbe in eredità il suo cagnolino parlante che aveva però un gran difetto d’essere un gran chiacchierone , non la smetteva mai di parlare quando iniziava , lo faceva per ore intere sapeva di tutto e di tutti , conosceva ogni difetto, ogni pregio di ogni singolo abitante della città . Per questo Gino non amava molto portarlo con sé gli faceva venire un gran mal di testa quando iniziava a raccontare i fatti altrui. Gino anche lui aveva un sogno diventare padre sposarsi avere una compagna. Un giorno riuscì a catturare un sogno d’ amore dopo tante peripezie e con l’aiuto del suo cagnolino parlante riuscì a trovare la fanciulla di quel sogno , abitava in una modesta casa insieme alla madre faceva la commessa ed era molto bella quando Gino la vide se ne innamorò subito . Per giorni interi la segui divenne la sua ombra. Quando ebbe il coraggio di dichiarare il suo amore ,era ormai troppo tardi ,lei s’era fidanzata di già con il figlio del macellaio e s’era promessa sposa a lui per la fine di quell’anno . Quando s’accorse che non c’era più nulla da fare Gino senti una pugnalata trafiggere il cuore , corse come un disperato verso la grande quercia e cercando d’afferrare quel suo brutto incubo per imprigionarlo in un barattolo di vetro e gettarlo nella lugubre fossa vi cadde dentro precipitando fino al centro della terra e non si ebbero mai pìu sue notizie. Ora questa storia cosi triste và raccontando ognuno che incontra il suo piccolo cagnolino ma nessun gli crede e qualcuno lo prende pure in giro .
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