Ecco il link ad uno dei numerosi incomprensibili articoli che ogni giorno i media ci propinano, la demonizzazione degli imprenditori privati accusati di essere evasori fiscali e la divinizzazione dei dipendenti pubblici, in arte i politici di ogni livello e gli addetti agli enti pubblici, che da soli reggerebbero le finanze del paese :
http://www.corriere.it/editoriali/10_gennaio_31/divico_4ded9d30-0e3f-11df-b3ae-00144f02aabe.shtmlOra il vero problema italiano non sono gli imprenditori privati che alla fine di ogni esercizio, qualunque sia il loro giro d'affari, si trovano in tasca se va bene qualche spicciolo, dopo la sottrazione non solo delle tasse, ma anche della miriade di balzelli che si devono pagare agli enti più disparati, il vero problema italiano è la
demonizzazione degli imprenditori che impedisce al paese di avere una vera politica in grado, come in tutti i paesi liberi, di intraprendere e mantenere le attività commerciali e industriali.
La falsità dei media con le accuse agli imprenditori è plateale quando si considera che la disoccupazione in Italia è cresciuta, come negli altri paesi colpiti dalla crisi, proprio nell'impresa privata, quanti hanno dovuto chiudere strangolati da tasse e banche e quindi quanti hanno dovuto mettere in cassa integrazione o licenziare i dipendenti. E l'hanno fatto perché non è rimasta loro una lira nè per continuare a mantenere aperte le imprese, nè per continuare a garantire l'occupazione.
Una volta che verrà smantellato il corrotto elefante pubblico e tasse e balzelli saranno condotti a livello degli altri paesi democratici, una volta che i politici e i loro enti verranno ridotti di numero, una volta che il pubblico sarà al servizio del privato e non il privato suddito del pubblico, quel momento rappresenterà l'uscita dell'Italia dall'incubo, anche dall'incubo di una propaganda di tipo ideologico che demonizza chi lavora, naturalmente articoli di giornale così tendenziosi non riportano che in Italia il settanta percento di attività sono piccole aziende famigliari, che danno lavoro al settanta percento degli occupati e fatturano il settanta percento del prodotto nazionale, no, piuttosto di dire la verità e di invitare le istituzioni a volgere il loro sguardo verso chi davvero lavora per reggere le finanze del paese, si scatenano campagne ideologiche per demonizzare e continuare a distruggere l'impresa privata.
Un potere ormai talmente sicuro di sè da essere addrittura sprezzante verso i cittadini considerati sudditi, che mostra come mai l'Italia si colloca al di sotto dei paesi dell'Africa centrale quando si raffrontano le tabelle della giustizia e di altri paletti necessari al mantenimento di una società liberale e premiante il merito.
Roberto Mahlab