Tempestosa d’emozioni
ho respirato il dolce atteso pensiero.
Ho sognato candidi voli
su attimi che erano vertigini.
Ho invocato quegli sguardi
a sentire l’ansito di cercata
virile premura…
E pronti trastullavano
la femminilità da conquistare…
Posavano occhi penetranti e accattivanti
ma spesso non era l’anima
intravista ma sensuali fattezze
di ambito desiderio…E contemplo, rigida, questo mondo.
Analizzo l’amore considerato.
Avverto l’odore maschio
che imprime il voler costringere
sensi anche d’incompreso dolore…
Penso al sangue come passerella
di orme femminee che hanno varcato
l’inferno, colmando
occhi di spaurita sorpresa..infranta.
Esistenza, tutta da vivere solo per spegnersi
spezzata in impeti di vile possesso,
di assoluta folle gelosia,
di angoscianti sottili predomini
anche su pensieri obbligatoriamente zittiti…
Odio gli uomini e la loro superba
invadenza.. i loro dogmi di superiorità,
il loro allontanare complicità.
Ma li amo anche da morire quando
riconosco l’essenza di sguardi sinceri e timidi…
ne sono pieni i volti marcati
che amano, soffrono e si perdono
nella civettuola femminilità
offrendo solo spalle ad abbracci di vero amore.
Resto così, tempestosa di sensazioni
e immedesimo ogni tempo d’amore,
vergine di sospiri,
contrastato di deliri,
speciale ed eterno,
violento e inconcludente,
deciso e fedele
come unica vita consegnata
al suo svolgersi lungo
un prescelto cammino insieme,
pur consci e inconsci di giusto destino,
odiando di sgomento e amandoli,
questi uomini,
totalmente, compiutamente,
disperatamente... sino a morirne.
Ciao Marhiel.