Domenico De Ferraro
Emerito
Italy
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Inserito - 06/06/2010 : 11:14:29
LA VERGA E LA STREGA Immaginare è viaggiare , un’ avventura ai limiti della realtà. Esplorare dimensioni possibili ove i sogni , la volontà prendono forma di una esistenza sostanziale , diventano concreti ed io con codesto intento, ho attraversato mondi sconosciuti con un solo motivo la ricerca della verga magica capace di tramutare il vile metallo in oro ,il male in bene. I suoi prodigi m'erano stati narrati da mio nonno in punta di morte che sosteneva d'essere stato al servizio della strega Morgana per lunghi anni ed essere poi fuggito stanco di sentirsi suo schiavo una notte di luna piena. Era verso l’ inizio di giugno quando m'addentrai in un boschetto , dopo aver percorso tanta di quella strada che mi facevano mali i piedi ,lungo un sentiero tortuoso stanco m'inoltrai in una selva ove gli intrigati e spinosi arbusti lacerarono i miei vestiti ,quasi a farmi sanguinare . Udivo da lontano delle urla umane accompagnati da ululati spaventosi che squarciavano l'aria. La verga magica era tenuta dalla strega Morgana la strega più cattiva del regno oscuro , dall’aspetto mostruoso che ti terrorizzava al solo vederla . Camminai per un bel pezzo, combattendo contro strani animali dell’ aspetto di rapaci arpie che giungevano in picchiata pronte a cavarti gli occhi dalla fronte. Dopo tanta fatica in una raduna in mezzo ad una valle vidi una casupola , dipinta in mal modo con un camino acceso che faceva tanto fumo. M'avvicinai sperando di trovare rifugio, con un sospetto dentro di me : non sarà per caso la casa della strega cattiva . Bussai due ,tre volte la porta s'aprì lentamente e apparve un focolaio acceso con una pentola enorme messa sul fuoco , in casa, sembrava non ci fosse nessuno . Entrai gridando permesso ma nessuno mi rispose. M'avvicinai vicino al fuoco per riscaldarmi ,quando tutto ad un tratto mi vidi assalito da un famelico rapace, con i suoi artigli tento di strappare la pelle dal mio corpo ,mi beccava violentemente , provai a difendermi presi un bastone e iniziai a colpirla. Così ella si trasformò in un drago e incominciò a sputare fiamme , mi vidi perduto la bestia si faceva sempre più avanti, minacciosa spalancava le sue fauci mostrando i lunghi denti aguzzi e il bastone provvista di poteri magici che avevo in mano si trasformò in una spada lunga e affilata tempestata di gemme, incominciai a combattere impavido contro la belva che quasi m' inceneriva ma la spada prodigiosa mi faceva volteggiare nell'aria con lei ed assestare colpi mortali al drago che alla fine stramazzò a terra sanguinante , ritornando ad essere ciò ch'era in vero, la strega Morgana . Alzai la spada al cielo , che divenne una aquila mi sollevò da terra e mi portò lontano da quel luogo sulle cime d'un monte altissimo. Caddi, riverso sulla soffice neve e ogni ferita guarì all'istante così compresi che il bastone era la verga magica l’oggetto che cercavo da tanto tempo. Solo tra i venti impetuosi ed il terribile freddo che congelava il mio corpo , divenni un nuovo essere . Quando riuscii a scendere dalla montagna mi sento cosi forte , indistruttibile , invincibile . Riposai quella notte in un comodo profumato letto e fu quella notte che la verga divenne un serpente che mi morse e mi trasformò in un drago guerriero ai comandi del suo potere occulto . Non c'era scampo chi possedeva la verga doveva diventare una sua creatura . Questo era stato per chiunque l'aveva posseduta ,una volta identificato se stesso con il potere magico della verga si diventa inconsciamente vittima del suo incantesimo . Fino alla fine dei miei giorni ora avrei difeso il segreto della verga magica dalle occulte ombre del signore oscuro . La morte amico mio è solo il successivo passo dopo la vita , una strada da percorrere per giungere ad una nuova realtà . Ora chiudi gli occhi e immagina d’essere cosa desideri , conoscerai te stesso ,incomincerai a sognare e diventerai anche tu un drago o qualunque altra cosa tu voglia , combatterai contro le creature del signore oscuro e quando sarà sera aspetterai che la luna appaia nel cielo stellato per volare oltre i confini dell’ universo conosciuto..
DOMENICO DE FERRARO
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