Là sul terrazzo d’ultima casa
sopra gli scogli ove ai piedi
il mare bacia la terra arroventata
dal sole che sgretola intonaci
piglia all’amo anime in attesa
d’una notizia evasa agli abissi Là dopo giri di prova
auspicò d’esser sepolto
affinché Lei promossa sirena
potesse ogni giorno parlargli
specie d’inverno quando il vento salato
taglia facce indiscrete
costrette al rintano
Lei partì un giorno d’estate
tra grida di festa e giochi di bimbi
cavalcò un’onda di solo andata
salutò muta coi capelli dorati
divenuti improvviso tentacoli
in fuga dal vuoto in appiglio
C’è una voce la sera prestata ai gabbiani
stridula chiama un cuore impietrito
solo lui la capisce e sul muschio bagnato
del faraglione la scrive
con lo stelo d’un fiore
e con due labbra viola l'asciuga
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Da:Destini E Presagi
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michael santhers