Gabriella Cuscinà
Senatore
Italy
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Inserito - 08/11/2010 : 07:47:52
Scarafaggi La signora Pina aveva una fobia terribile per gli scarafaggi. Appena ne vedeva qualcuno in giro, saltava in aria e gridava. Se li vedeva da lontano, veniva presa da crisi nervose. Tra l’altro abitava in un vecchio appartamento del centro storico dove le colonie di scarafaggi, scarafaggini e scarafaggetti la facevano da padroni. Ma se per caso una blatta si aggirava attorno a lei, andava in escandescenze. Insomma una vera e propria ossessione che la costringeva a guardarsi sempre attorno e a vivere nell’angoscia. Quella casa l’aveva ereditata dal defunto marito e vi conservava tutte le memorie più care, quindi non voleva cambiare assolutamente abitazione. Un brutto giorno trovò una grossa blatta che si aggirava nel corridoio. Si produsse in un salto in aria di almeno mezzo metro e, scivolando andò ad atterrare sul tappeto procurandosi qualche contusione. Insomma la sua vita era un vero inferno a causa di questa ansia costante. Una mattina faceva un caldo bestiale e Pina si alzò dal letto mettendo i piedi nudi a terra. Immediatamente avvertì qualcosa di duro e scricchiolante e quindi la sensazione di un liquido che le scivolava sulla pianta del piede. Alzò l’arto e si rese conto di aver calpestato uno scarafaggio. Ne vedeva gli umori lambirle la pelle e del liquido nero e appiccicoso che scivolava a terra. Si sentì svenire dal terrore e dallo schifo e sarebbe svenuta davvero se non fosse stato preponderante il pensiero, il desiderio e la volontà di andare di corsa a mettere il piede sotto l’acqua bollente. Lo lavò con candeggina, alcol, ammoniaca, lo frizionò più volte con saponi duri e saponi liquidi, ma la sensazione di disgusto non l’abbandonò per tutto il giorno e nei giorni seguenti. Dovette ricorrere alla meditazione yoga per allontanare dalla mente quel ricordo allucinante. ________________________________________ Gli scarafaggi in genere rifuggono la luce e prediligono gli ambienti umidi. Nella casa di Pina vi erano molti angoli bui e umidi. Quegli orribili animaletti si nascondevano e avevano nidificato anche nel compressore del suo frigorifero e nei canali di passaggio per i tubi dell’acqua calda. Il signor Luigi, proprietario del negozio di ferramenta vicino casa di Pina, le consigliò un rimedio miracoloso. Si trattava di pastiglie velenose che lei avrebbe dovuto spargere per l’appartamento. Da quel momento non avrebbe mai più visto uno scarafaggio. Pina felice, fece l’acquisto pensando di aver risolto tutti i suoi problemi. E in effetti non vide più aggirarsi neppure il più piccolo scarafaggio. In compenso qualche tempo dopo, sul suo corpo vide spuntare delle bolle rosse e pruriginose. Chiese il parere del medico e quello diagnosticò trattarsi di allergia e le consigliò di sottoporsi ai test allergici per scoprire la sostanza che aveva causato e prodotto quelle antipatiche bolle. Pina si sottopose a snervanti e lunghissimi test e alla fine risultò che era allergica a particolari sostanze chimiche. Si ricordò subito delle pastiglie. In un primo tempo non ci aveva pensato e restò basita. Quindi tornando a casa, cominciò ad eliminare tutte le pastiglie poste e nascoste negli angoli più remoti. Quando le ebbe rimosse e buttate tutte, si sentì meglio e pensò di aver risolto il problema dell’allergia e delle bolle. Infatti dal giorno successivo, le manifestazioni cominciarono a diminuire fino a scomparire del tutto. Però ogni tanto ricompariva qualche bolla a parte che ricompariva pure qualche scarafaggio. Pina non faceva molto caso alla bolla, ma davanti allo scarafaggio veniva colta da crisi isteriche e cominciava a gridare e correre avanti e indietro per la casa. Nel suo grande appartamento, cercò affannosamente dove potesse essere finita qualcuna di quelle famose pastiglie, e alla fine ne trovò una che lei stessa aveva nascosto dietro il termosifone della camera da letto. L’allergia scomparve del tutto, ma gli scarafaggi ripresero ad aggirarsi indisturbati. Pina continuò a provare di tutto, dalle “trappole” alla chiusura di tutti i buchi e di tutte le fessure. Poi un bel giorno scoprì l’esistenza di una ditta che applicava un gel in casa due volte al mese. Arrivarono gli addetti della ditta e scoprirono le ooteche, ossia quelle palline durissime in cui sono contenute fino a 35 uova di scarafaggi. Per un po’ di tempo Pina spazzò via blatte morte. In seguito si accorse che si mangiavano tra di loro e che a poco a poco andavano scomparendo del tutto e per sempre dalla sua casa e dalla sua vita. Gabriella Cuscinà
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