Binari d’alberi
elettrici antennati
puntano l’orizzonte
meta di speranze accumulate Ai piedi biglietti a fine gare,
foglie in cerca d’un archivio
e qualcuna lo trova
in un libro,in un quaderno
magari si fa pagina
per una frase segreta
sfuggita ai lacci del cuore
Passa una macchina
irriverente sposta l’aria
disfa il tappeto
si riprende l’asfalto,
ingoia il futuro
col contachilometri
e lo digerisce nel passato
Inquietante in autunno
il viale del declino
pare freccia del tempo
scagliata al precario
e per svegliare il cielo,
pigro dorme sulla terra
Sul morbido i piedi
felpati sembrano
vogliano in segreto
fuggire dai pensieri
roditori di ricordi
Di tanto in tanto
qualche frasca scioperante
trattiene i suoi cimeli
al vento ladro mercante
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Da:Destini E Presagi
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michael santhers