Renato Attolini
Senatore
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Inserito - 01/07/2012 : 14:42:08
Non è la prima volta e probabilmente non sarà neanche l’ultima che l’indimenticabile mito di Marilyn Monroe rivive sul grande schermo per opera di qualche attrice che vi si è cimentata con più o meno successo ma credo che un’interpretazione a dir poco strepitosa come quella di Michelle Williams sarà difficilmente eguagliabile. Ambientato in Inghilterra nel 1956 sul set de “Il principe e la ballerina” il cui regista e attore principale era Sir Laurence Olivier (Kenneth Branagh) il film narra la vera storia della tenera e genuina amicizia sbocciata fra la superstar e Colin Clark (Eddie Redmayne) giovanissimo addetto alla produzione durante una settimana di lavorazione (Infatti il titolo originale è “My week with Marilyn”). Colin sarà l’unica persona che riuscirà a trasmettere serenità e fiducia a Marilyn che grazie a lui supererà le angosce e i turbamenti che l’avevano accompagnata all’inizio delle riprese contribuendo a far sì che l’attrice sfoggi un’interpretazione magistrale e conquistando alla fine Laurence Olivier che dopo la comprensione iniziale si era talmente esasperato per i suoi cronici ritardi e continue amnesie da fargli esclamare: “Insegnare recitazione a Marilyn è come insegnare l’urdu a un panda!” Grandi Branagh e Redmayne ma è la Williams che è stata come detto fantastica e mi ha dato l’impressione che quella che stavo vedendo era la vera Marilyn e non solo per la straordinaria rassomiglianza fisica ottenuta col trucco ma principalmente per il suo modo di fare, per le sue moine, i suoi atteggiamenti da finta svampita e soprattutto per il suo profondo tormento interiore che la portava ad abusare di farmaci mischiati ad alcool. A pochi giorni dal 50° anniversario della sua tragica morte un omaggio assolutamente da vedere al più grande mito cinematografico di tutti i tempi.
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