"Vi aspettavo", ho sussurrato con sollievo alla lettura dei dieci punti del manifesto di 'Fermare il Declino' e l'ho subito riferito alla mia segretaria e braccio destro e sinistro e mente pensante, le avevo appena passato una telefonata di un cliente che come al solito mi aveva salutato così: "Ciao Roberto, passami la tua segretaria che dobbiamo parlare di lavoro" e mi apprestavo ad andare dal panettiere a prenderle il pasto della pausa di mezzogiorno e, anche se erano solo le nove e il panettiere era sotto l'ufficio, mi aveva chiesto al solito di non tornare prima di mezzogiorno, di modo da lasciarla lavorare in pace per il bene della mia azienda.A dirla tutta, nonostante io sia entusiasta dell'alternativa da sogno di 'Fermare il Declino', i promotori non sono perfetti, per fortuna, altrimenti sarebbero inviati di una potenza metasifica e ci sarebbe da preoccuparsi. Infatti io sostengo che manca un undicesimo punto al manifesto e cioé :"l'abolizione per legge delle cipolle dalle ricette". Il mio parere sul gusto delle cipolle è infatti opposto a quello degli altri sei miliardi di abitanti del pianeta, dunque due opinioni equivalenti, forse è una conseguenza di quel giorno da piccolo quando, dopo essere caduto a scuola, sono tornato a casa dolorante e per pranzo c'era la zuppa di verdura e la mia psiche ha associato il male alle verdure. Anche se non sono caduto sulla testa, ma sul braccio. La mia segretaria dice che non avrebbe fatto differenza, infatti secondo lei io sono nato con due soli neuroni, uno è caduto e si è rotto e l'altro è difettoso di fabbricazione. Quando Oscar Giannino è venuto al Macef e ha visitato anche il nostro stand, la mia segretaria si è fatta fotografare insieme a lui con gli occhi che le luccicavano per la fierezza e ha poi affermato che un movimento di tale serietà non può accettare tra gli aderenti uno come me e ha chiesto ufficialmente di espellermi.
Intanto che la mia iscrizione è sotto giusta e severa valutazione, sto frequentando gli interessantissimi incontri e forum tematici che derivano dai dieci punti. Il punto otto per esempio, ho sempre sostenuto che i dati mondiali dimostrano il legame diretto tra prodotto interno lordo e partecipazione paritaria delle donne al mondo del lavoro. Non solo, quale titolare d'azienda e produttore di articoli utlizzati dalle donne, la mia convenienza è che tutte le donne abbiano la più totale delle libertà, lavorino e guadagnino bene per poter comprare i miei prodotti. Devo ammettere che le mie considerazioni appaiano un poco utilitaristiche e in effetti alcuni mesi fa, quando nella palestra che frequento si tenne un referendum tra i soci per unificare le due sale fino ad allora separate per le donne e per gli uomini, ci fu solo un voto in opposizione, il mio. Gli altri soci, donne e uomini, mi guardavano senza comprendermi, ma io avevo semplicemente analizzato che se la popolazione della sala pesi raddoppiava, sarebbe stato più difficile che fossero liberi per me. Per fortuna la questione finì in modo positivo, gli uomini, anziché esercitarsi, si misero a chiacchierare con le donne e io trovai gli attrezzi ancora più liberi di prima e quando vidi il pù forte della palestra perdere tempo a fare la corte alla più bella della palestra, mi sedetti sulla panca del mio attrezzo preferito e non potei non osservare che non sapevano quello che si perdevano.
Un altro forum di 'Fermare il Declino' che mi attira moltissimo è per forza di cose quello sulla triste situazione delle imprese e dell'occupazione. Il mio grande Padre mi aveva insegnato che una azienda ha davvero successo quando i dipendenti possono permettersi di venire al lavoro con una auto più bella e moderna di quella del datore di lavoro e da noi è stato sempre un punto di onore. Nel corso degli ultimi mesi, con il progressivo fermo del mercato e della circolazione monetaria, dopo aver pagato gli stipendi ai dipendenti, non mi rimane molto per mangiare, ma se il fatto che i miei dipendenti abbiano un'auto più bella della mia è il segno del successo dell'azienda, il fatto che per la sacra etica della salvaguardia dell'occupazione essi mangino e io no dimostra che ormai abbiamo raggiunto un successo esagerato.
Un sorriso per 'Fermare il Declino'.
Roberto Mahlab