Renato Attolini
Senatore
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Inserito - 22/11/2013 : 16:25:32
50 anni fa di oggi a Dallas, capitale dello stato americano del Texas, veniva assassinato John Fitzgerald Kennedy presidente degli USA da dei colpi di fucile sparati da Lee Oswald dal 5° piano di un palazzo. Avevo 11 anni ma mi ricordo ancora lo sgomento di quel giorno quando insieme alla mia famiglia c’incollammo al televisore, a quei tempi in bianco e nero, per seguire quella vicenda che a me sembrava incomprensibile. Le trasmissioni furono interrotte per dare la notizia dell’attentato e poco dopo il conduttore del telegiornale con un tono neutro come se stesse annunciando che si era messo a piovere, comunicò la sua morte. Il giorno dopo il mio professore d’Italiano (ero in 1a media) ci disse che aveva ricevuto disposizioni perché nella sua ora di lezione si commemorasse la figura del presidente americano, ma che non ne aveva alcuna intenzione di farlo. Non vorrei ricordarmi male ma credo proprio che usò le parole. “Non me ne frega niente.” Eravamo troppo piccoli per chiedere spiegazioni. Le immagini della testa insanguinata, il corpo riverso di Kennedy fra le braccia di sua moglie Jacqueline, il volto della first Lady devastato dal terrore e dal dolore, la folle corsa della decapottabile verso l’ospedale mentre tutto intorno si scatenava il finimondo, l’uccisione, pochi giorni dopo, di Lee Oswald ad opera di Jacky Ruby ripresa in diretta TV, potevano darmi l’impressione di assistere ad un film, che ai giorni nostri nemmeno i migliori Denzel Washington o Matt Damon riuscirebbero a renderlo così angosciante. Ma non era un film e pur essendo poco più che un bambino lo capivo perfettamente e per questo che quello stato d’animo che provai in quei giorni me lo portai sempre dietro. Quella data, 22 Novembre 1963 non l’ho mai più dimenticata.
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