Renato Attolini
Senatore
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Inserito - 05/02/2014 : 18:04:12
Ovverossia “La Decadenza dell’Impero Romano”. A distanza di più di mezzo secolo dalla “Dolce Vita” Paolo Sorrentino presenta uno spaccato del jet-set romano mettendolo a nudo in modo spietato e dissacrante, strizzando l’occhio in qualche scena allo stesso Fellini. In questo film più che ‘dolce’ si dovrebbe parlare di vita ‘squallida’ vuota e inconsistente costruita solo sulle superficialità e vacuità. Un Toni Servillo da ‘Oscar’ interpreta in maniera strepitosa Gep Gambardella, di professione scrittore, sebbene abbia pubblicato un solo romanzo in vita sua, frequentatore assiduo delle serate mondane che vive e osserva in modo annoiato e disincantato graffiando senza pietà chi si prende troppo sul serio e si crede superiore agli altri. "La più grande ambizione di Flaubert era scrivere un romanzo sul niente, se ti avesse conosciuta, avrebbe avuto un grande spunto.”. Con questa feroce frase, pronunciata pacatamente e col sorriso sulle labbra, mette a tacere una delle partecipanti alle riunioni mondane che sproloquiando, lo voleva sminuire accampando meriti che Gambardella distrugge uno a uno sistematicamente e senza possibilità di replica. Nel cast anche Carlo Verdone, Isabella Ferrari e Sabrina Ferilli che oltre a mostrare una splendida forma fisica a discapito dell’età, interpreta egregiamente un ruolo sofferto e angosciato.
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