Storie di ladri da raccontare anche ai bambini - 1Vidi l'ombra di un uomo stagliarsi sull'armadio, si muoveva agile sul cornicione, ancora un passo e sarebbe entrato in camera.
Nella calda notte di settembre con le finestre aperte, Roberto dormiva accanto a me al piano di sopra. Non lo svegliai, non chiesi aiuto, semplicemente non ci pensai.
Ero armata di una camicia da notte bianca orlata all'uncinetto, forse di nonna Virginia. Agii d'istinto. Scossi ripetutamente le finestre l'una contro l'altra, ingrossai la voce come se fossi un Barbablù tuonando ripetutamente... vieni quì che ti ammazzo... vieni quì, continuando a scuotere le finestre. Sentii un tonfo, un movimento rapido nel giardino al pianterreno, il mattino dopo trovammo una scarpa gialla per terra sulla via di fuga. Roberto seduto sul letto non ebbe parole, io dissi solo "come mia nonna", nonna Virginia avrebbe fatto così. Ero stupita di me stessa.
Le narrazioni fanno miracoli, i pensieri precedono le azioni quando meno te l'aspetti. Nonna Virginia, fin da quando aveva cinque sei anni traghettava la barca sulla Brenta, il fiume che da via Brenta Bassa porta alla Provinciale Brentana, l'antica via dei commerci veneziani che congiunge Mestre a Padova, nella zona del tornado di luglio per capirci.
Ohi dea barca, scolari, lavoratori, soldati, donne... chiamavano i bisnonni per attraversare il fiume, Se non potevano i bisnonni lo faceva Virginia, come tante altre cose ... curare gli animali, tagliare e ricucire il collo alle oche che si ingozzavano col pastone, curare le persone malate del vicinato, gesti e punti di vista impressi nell'identità famigliare.
Il remo con cui salvò dall'annegamento cinque persone ogni tanto veniva usato di punta o di cosa per frenare qualche avances.
Vidi nonna da anzianissima brandire autorevolmente l'ombrello verso il figlio maggiore.. quasi settantenne, ma la sua arma preferita era la scopa, da sempre si esercitava saltuariamente col tiro di precisione della ciabatta. Voleva rispetto, amava la sua libertà. Quindicenne attraversava la Brenta a nuoto con i vestiti raccolti sulla testa (la barca doveva restare a casa) per andare a ballare. Al ritorno sotto il cuscino trovava alcune fette di polenta messe da sua madre che fingeva di non sapere.
Non ho mai pensato di uccidere, non coltivo odio, sono bagagli pesantissimi che annientano la vita, convivo con le paure tenendole a freno con i pensieri. mi rifiuto di esserne schiava. Penso che la mia libertà abiti nei miei pensieri di cui cerco di prendermi cura, raccontando queste storie vere ai bimbi di casa agli amici e ridendo con loro del ladro cacciato con i rumori come un'intera batteria di pentole.
Leda