Tornano a Natale
a raccogliere l'infanzia
il primo sguardo all'arrivo
cade nelle muffe di muri vecchi
poi su un nido di piccioni in una buca
ove fuoriescono pagliuzze
che sembrano uno stradario di ricordi
persi oltreoceanoTonde e levigate pietre del selciato
palloni a cui ognuno ha dato un calcio
per disfarsi della noia ora impiccata
ad antenne arrugginite
Il campanile addobbato a esche
si tiene stretto il suo cielo
come a dire è troppo l'infinito
e le preghiere sempre rare
devono prima germogliare nelle anime
e poi il fiore al Supremo
Prima dei parenti si incontra sempre
un viandante claudicante
che spara aria ai solo due denti
e calendario degli anni andati
addolcisce il distacco
e l'emozioni di rivedere le facce,
quattro chiacchiere
che diventano calamite
alla malinconia
Quest'anno non è la stessa cosa
gli alberi truccati a implori
l'intonaco ha più rughe
e alcuni nomi sposi forzati a un'icona
scritti in nero a una bacheca
Meno male un vagito stridulo
inietta una speranza ai cuori
stanchi e meccanici
a pulsare ciechi nell'oblio
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Da:Quando Gli Alberi Si Rifiutano Di Ospitare Le Foglie
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michael santhers