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 20 Sfumature di Vita
 Ad una carissima Amica e a suo figlio Livio
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saphir
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Inserito - 30/07/2016 :  12:03:20  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a saphir
Carissima Elena, tu non puoi saperlo, ma da ovunque tu sia riuscirai a sentire il mio cuore e i miei pensieri. Ti ho trascurata e non servono scuse...mi ero richiusa in me stessa dopo la morte della mia mamma nel 2010, come faccio sempre quando affronto un dolore più grande di me e dei rimorsi che so che mi accompagneranno quando, venuta la mia ora, sarò in un posto dove potrò ritrovare amici e parenti che non sono più sulla nostra terra e potrò finalmente chiedere scusa a tutti e dove so che incontrerò anche te. Ricordo, pensa, sempre con tanta gioia e moltissimo rimorso per quello che ti ho costretta a mangiare, ma credimi involontariamente, quando sei stata mia ospite anche se solo per pochi giorni insieme a tuo figlio. Sono timida, anche se forse non te ne eri accorta, e quidi potevo sembrare meno gioiosa di quello che invece ero. Mi hai portato due cassette di un concerto e sentirti suonare è stato come vivere una favola...non te l'ho mai detto, ma nella mia famiglia e in quella di mio marito erano tanti a suonare il piano ad orecchio. Io andavo da mia zia e scrivevo in lettere sui tasti le note, perchè non le conoscevo, e le scrivevo anche sullo spartito (non immagini quanti spartiti le abbia rovinato!) e con lei che mi sussurrava il motivo riuscivo a suonare anch'io...era un'emozione grandissima. Ma senza di lei e senza questi trucchi io non sapevo suonare e sono anche stonata! Che emozione sentire e vedere te. Le ho ancora, sai quelle videocassette. Le ho ascoltate varie volte dopo che sei andata via ed era come riportarti qui. Sono tanti anni che non scrivo su concerto, e su facebook non sono mai riuscita a farlo, tranne brevissimi messaggi, come sai. Eppure ora...mi sento sola! Non ho più parlato con te tranne una o due volte e qualche volta con Livio quando hai avuto l'infarto. L'ultima volta che ci siamo sentite mi hai detto che avevi un melanoma...non riuscivo a gestire questa notizia. Ora so che mi vedi e non turbarti per le mie lacrime, è giusto e normale che un cuore che soffre si esprima con le lacrime. Ho saputo solo dopo che sei stata qui che la tua religione non era come la mia, anche se io non credo veramente in Dio e ti prego di scusarmi per questo. Però credo che le persone che abbiamo amato ci siano sempre vicine e possano, a modo loro, "vederci e asoltarci" e soprattutto aiutarci. Ricordi che ti ho parlato di come mio padre, morto da tempo, riuscì ad avvertirmi del pericolo di vita che avrebbe corso mio figlio nascendo con un parto normale? Questo pensiero, inculcatomi da lui, entrò nella mia testa al quarto mese della gravidanza...e nonostante tutti gli esami successivi frequentissimi che erano sempre negativi per un cordone ombelicale attorno al suo collo, il risultato finale fu che io ebbi un'inerzia uterina già oltre il termine e nonostante tutte i farmaci stimolanti io non ebbi alcuna contrazione e furono costretti a farmi un cesareo perchè mi rifiutai di sottopormi ad altre stimolazioni e minacciai di denunciarli se non mi portavano subito in sala operatoria? Ricordi che ti dissi che lo stesso ginecologo che mi operò mi disse che mio figlio non sarebbe nato vivo con un parto normale perchè il cordone era strettissimo attorno al suo collo e che sarebbe morto se tardavano ancora mezz'ora a farlo nascere e che mio figlio aveva un solco nella nuca che scomparve solo a 6 anni di età? Ricordi che ti parlai anche come 16 anni dopo mio padre mi avvertì che il nuodulo che casualmente sentii quel giorno era maligno, anche se non ne aveva le caratteristiche? Io ricordo che tu rimanesti un po' perplessa, ma ti spiegai che non furono voci quelle che avevo sentito...solo un pensiero mio nella mia testa... insistente, continuo, come urgente. Ora che non sei qui con noi fisicamente sono certa che hai capito, che anche tu hai in qualche modo e non so sotto che forma hai ritrovato i tuoi cari. Sono certa che se Livio apre la mente, tu sarai nei suoi pensieri a guidarlo. Sono certa che tu senti il nostro affetto e la nostra stima imperitura per te e che ti dispiaccia per le nostre lacrime. Ma non devi dispiacerti... sono lacrime d'amore per una persona speciale che non possiamo toccare, vedere, e che passato questo tristissimo momento potremo risentire vicino a noi. Forse ci sono angeli, intorno a te perchè te li meriti, ma c'è anche tutto l'affetto mio e di tutti coloro che ti hanno conosciuta e amata. E se ora sei triste perchè non puoi fisicamente stare al fianco di Livio, vallo a trovare in sogno...entra nei suoi pensieri...circondalo d'amore e non essere più triste...lui riuscirà a sentirti. Un'ultima cosa , più per Livio che per te: mia cugina cinque anni fa dovette operarsi all'anca...la sera prima del suo intervento le comparve sua madre in sogno, scomparsa da più di 40 anni, la guardava con sguardo triste, poi si mise una mano sul cuore, le mandò un bacio e poi le sorrise e scomparve. Il giorno dell'intervento quando fecero alzare dal letto mia cugina perchè non riusciva a usare la padella, lei ebbe un infarto e fu trasferita subito in cardiologia dove le misero degli stent e le salvarono la vita. Concludo così perchè non ci sono parole oltre quelle che ho detto, però c'è una speranza per tutti... quella di averti ancora vicina e chissà sentirti ancora suonare almeno una volta in sogno. Ciao Amica mia, stai serena, ache se tardi ci sono per te e per Livio, il mio cellulare non è cambiato e mi può chiamare quando vuole e se può e ne ha voglia può tornare qui o nella mia casa in montagna che è un luogo dove le "magie" succedono veramente. Questa forse sembrerà la lettera di una pazza ai concertisti che non mi conoscono, ma non a te. Un Bacio che ti daranno gli angeli per me. Saphir

...pensa che il mondo è piccolo
e il cuore è immenso.
...pensa che il sospiro tenero
e il grido scompaiono
nella corrente del vento.
...Lasciò aperto il balcone
e all'alba per il balcone
entrò tutto il cielo.
(Federico Garcia Lorca)

   
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