riccardo resconi
Senatore
Italy
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Inserito - 24/05/2017 : 22:37:52
Qualcosa in cui credereQuel giorno, me lo dissero Ero sola La saletta bianca, asettica, non rendeva le cose facili Il sole filtrava tra tende E gli odori erano acri e fastidiosi Suoni di sirene assordavano le orecchie Nelle corsie , volti rivolti in basso , come dovessero vergognarsi di chissà cosa E quella parola che non avresti mai voluto sentire Lancinante Penetrante Devastante Come un pugno nello stomaco Fuori dalla stanza, lo stordimento Una uscita che non si trovava E un telefono che squillava , come potesse sistemare le cose La via del mare condusse le gambe, separate dalla mente Macchine, pedoni, navi, biciclette Tutti con un percorso ben chiaro Io avevo smarrito il mio Il gelataio ed un gusto fragola Uno scoglio e gli schizzi delle onde del mare sui vestiti Il sole scaldava le guance rendendole rosse Bimbi giocavano con numeri impressi sulla via, saltando E lui Che arrivando alle mie spalle mi bacia il collo con delicatezza E io piego la testa come per riceverne altri mille Le sue braccia mi circondano Come voler fermare quel mio pianeta che ruota all’impazzata, insieme al suo cuore Gli occhi , in un pianto e lacrime La mente elabora di non essere sola Ho provato amore in quei momenti Ho fissato emozioni e paure su un foglio stropicciato Riparto da qualcosa in cui credere (patapump )
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