riccardo resconi
Senatore
Italy
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Inserito - 15/07/2017 : 18:19:17
AngeliRicordo ancora la domenica mattina Ero piccola ma il fermento di andare in chiesa era visibile Il papà si radeva ben bene, davanti al suo specchio, con una mensola piena di oggetti La mamma cercava il vestito adatto a me e a lei Voleva fossimo tutti belli davanti alla gente Amava l’ordine anche nel corpo Io da bambina della mia età, adoravo un vestitino rosso Ma la mamma non lo trovava adeguato Quindi i colori scuri erano privilegiati Diceva che erano molto più eleganti E io puntualmente mi mordevo le labbra dalla rabbia Ma perdevo, sempre, puntualmente, costantemente Una volta chiuso bene l’uscio di casa, ci avviavamo a piedi verso la Chiesa di San Giovanni Era il patrono della città e tutti ne erano devotissimi La strada da percorrere non era tanta, ma godevo di quei momenti, dove le loro grandi mani tenevano ben salde le mie Di solito mi lasciavo andare in sbalzi in avanti come fossi su un’altalena Ma non sempre volevano e quindi ero sempre pronta a guardarmi in giro Girandomi continuamente, osservando tutto Il vecchio che si trascinava con il bastone che imprecava a bambinetti monelli Oppure signore in vestiti improponibili, dove le carni erano tracotanti dai fianchi Noi eravamo invece elegantissimi, o almeno cosi ricordo Ma ho detto tutto questo, come anche una forma preparatoria nel nostro tragitto, per un motivo Io adoravo andare in chiesa Ma forse non come comunemente un cristiano lo considera La funzione, la preghiera, i canti, l’ostia consacrata alla fine, quegli scambi di mano dubbi Io ci andavo volentieri per uno scopo ben preciso Una volta seduti, in maniera maniacale, nel terzo banco, colonna a destra, affianco alla Madonna con bambino, ci si sedeva Ma li nessuno sapeva Nessuno poteva immaginare quale fantastica vista potessi avere Avevo davanti ogni domenica quel quadro Rappresentava “La Salita Al Cielo” Vi spiego meglio Due angeli tenevano avvolto e sostenuto Nostro Signore, in un telo color porpora Un al suo fianco destro ed uno al suo fianco sinistro Nostro Signore si vedeva a mezzo busto, con il torace scoperto Gli Angeli avevano invece un abito arancione uno ed un abito verde l’altro Le loro ali bianche, rivolte all’insù, dimostravano la loro fermezza nel sostenerlo E i loro volti pieni d’amore Tutto quello che avevo intorno, alla vista di quel quadro svaniva La sua bellezza si amplificava, quando si levava un Inno particolarmente dolce Non ne ricordo il nome, ma se ne parlo sento accapponare la pelle Tornati a casa, un rituale visto mille volte La mamma ai fornelli ed il papà sulla poltrona a leggere un giornale Gli anni settanta Io invece giocavo ancora un po' Avevo la mia bambola Tutti la chiamavano “Patatina” Ma io la chiamavo Flora Lo preferivo Ora mi metto a letto Come quella sera La mamma che mi accompagna, una tappa al bagno, e le lenzuola che vengono rimboccate Gli occhi che si chiudevano e la percezione del bacio della buona notte Il mio sogno Non fu come i soliti Quella sera vidi Vidi quei due angeli Con i loro volti e le grandi ali staccarsi dalla tela E con un colpo d’ali fluttuare e poi planare nella mia stanza Avvicinandosi con passi lievi Ponendosi ai fianchi del mio letto Nel sogno ero sveglia e li guardai Ma dalle mie labbra non vennero fuori parole Erano solo sguardi Intensi, d’amore Immaginai tante cose Forse volevano ringraziarmi per le mie attenzioni O forse lo facevano con tutti i bambini Proteggerli la notte dai tinti sogni Avvolgerli nelle loro ali, in modo che potessero divenire adulti buoni Furono tanti i pensieri Ma preferii anche lasciarmi cullare Sentivo una brezza che soffiava sul mio viso Sembrava che fluttuassi come Wendy, nella storia di Peter Pan Poi lentamente sentii le lenzuola avvolgermi E mi girai su un fianco Mi ritrovai cosi anche la mattina Ma più lieve La mamma mi disse che avevo un volto diverso Mi sentivo ancora molto leggera Anche ora, che sono entrata a letto e non sono più una bambina Li aspetto ogni sera quei due angeli Ma pensandoci bene, basta alzarmi Aprire la porta della stanza accanto e piano piano, senza far rumore, osservare i miei due angeli E loro sono miei per sempre E adorano entrambe i vestiti rossi Angeli (patapump )
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