riccardo resconi
Senatore
Italy
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Inserito - 25/04/2018 : 12:46:35
Vicolo delle Nottole Un nome Un luogo Ricordi di infanzia Odori rimasti nelle narici Immagini di interni ed esterni Ingressi dove venivi colto all’improvviso da i profumi del fiorista che aveva bottega I gambi di rose recisi e precipitati a terra Una vecchia sedia impagliata che all’esterno permetteva di poter lavorare nei periodi di maggior caldo Di fianco, la bottega del bisnonno falegname ormai abbandonata al tempo E di cui conservo ancora alcuni attrezzi Negli anni ’50 aveva fatto sorgere l’amore tra i miei genitori Quale ricordo più bello Una antica palazzina del centro storico a due piani La si poteva risalire attraverso scale già allora lise dal tempo In quanti avevano percorso quel tratto Correndo, saltando gradini a due a due che la giovane età permetteva Oppure semplicemente avendo cura di non scivolare evitando precipitazioni storiche Due appartamenti per piano Ogni Zio o Zia ne aveva avuto uno in eredità dal bisnonno In ogni piano avevi percezioni olfattive diverse La prima possedeva tanti cani e ti portavi le dita a sfregare le narici irritate L’altra dove ne sentivi i tessuti di vecchie bambole disposte ovunque La parte superiore era quella che frequentavo di più Una cugina della mamma e la bisnonna Maria Mi piaceva stare con quest’ultima Aveva uno sguardo dolce e occhi verdi Un grembiule indossato perennemente I capelli folti ed imbiancati dal tempo, raccolti dietro La prima stanza conteneva il letto e sopra di lui troneggiava l’unica bambola che possedeva Ricordo si chiamasse “Patatina” Sembrava fosse viva e vigile ad ogni ingresso di ospiti Una portafinestra dava sui tetti del centro e una tenda separava il modesto cucinotto, dove le minestre erano i cibi più preparati L’altra stanza invece la ricordo sempre buia Era un tinello, per gli ospiti, che forse era da tempo immemore che non c’erano più Di Domenica, attraverso un finestrino, potevi sentire le funzioni religiose della Chiesa di S. Francesco I cori erano quelli che mi piacevano maggiormente Sembravano appellati cori a Dio e ricordo sorridevo, memore di trascorse lezioni del Don Il matrimonio di chi mi diede la vita si svolse proprio li La gabbietta dei canarini gialli era ancorata saldamente alla ringhiera di ferro ormai ossidato Il loro canto non disturbava e si interrompeva quando sentivi cadere nelle vaschette tutti piccoli semini che li nutrivano Pavimenti sconnessi facevano vibrare tutto Da quella casa ne venivo via sempre felice Dimenticavo addirittura di far pipì tale era la curiosità legata a quel luogo Sono trascorsi tanti anni ma il gusto nel provare piacere nel ricordo è impagabile (patapump )
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