riccardo resconi
Senatore
Italy
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Inserito - 15/09/2018 : 18:26:20
Io eroEro quello che mangiava banane fino a finirle tutte Quello che troppo preso dalle su cose dimenticava di far pipì Ero anche quello che usciva a giocare tutto il giorno E l’unico cellulare era il grido di mia madre dal balcone Ero gambe che correvano e occhi vispi A volte lucidi dalle lacrime dei rimproveri Ero cibo e libertà Gambe sbucciate e sogni, di diventare uomo come il proprio padre I miei aeroplani di carta volavano dal quinto piano di casa mia, nel cielo Volevano raggiungere una ragazza che mi piaceva Si accorse di me ed io della nostra differenza di età Con il migliore amico la stazione ferroviaria era nostra Facevamo idealmente partire treni e guardavamo la gente che arrivava e partiva Ognuna con le sue speranze Un luogo di giochi favolosi Ero atleta e dal niente inventavi Olimpiadi estive con i ragazzi del quartiere Pezzi di legno e corde unite, palloni sgonfi e racchette da supermercato Divoravo fumetti di ogni genere E volavo dentro storie di Far West e subito dopo proiettato in mondi del futuro La redazione del giornale di quartiere che fondammo ebbe breve vita Ma le idee erano buone Pochi lettori per parole scritte in modo elementare su fogli di recupero I fiumi circondavano la città E ho ancora nelle narici l’odore tagliente di quella terra umida Rane e lucertole venivano catturate E grosse tinche pescate per poi finire nella vasca da bagno dell’amico di turno Le prime feste e le prime ragazze Balli che cingevano esili viti Con sorrisi a volte luminosi dovuti ad apparecchi metallici dei denti Si ero Sono stato E sarò Eternamente io (patapump )
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