L’amore violato
(liberamente ideato dalla storia di Arice ed Ebengardo, signori del castello di Sirmione)Era bello
Era davvero bello tenerti per mano
Guardare il tuo viso di fanciulla in fiore
E vedere specchiato negli occhi quel lago immenso
Giocare a rincorrerci sulla cinta del Castello
E sentire quella brezza serale sui nostri visi
Eri davvero troppo bella per me
Il tempo con te si fermava
E nulla aveva più importanza
Quando quella sera le nubi si fecero nere e minacciose
Un brivido mi percorse la schiena
Ma non ne diedi importanza
Avrei dovuto osservarle meglio
Dentro di loro stava cavalcando il Diavolo
Stava per raggiungerci e non lo capii
Anche quando bussarono al portone del Castello
Quell’uomo
In sella ad un cavallo nero che sembrava volesse disarcionarlo
Elalberto
Era il suo nome
I suoi occhi caddero subito su Arice
Ma non feci nulla
La notte calò
Come quel pugnale che affondò nella tua carne
Per un rifiuto amoroso
Per una impietosa sentenza già scritta
Ed io Ebengardo, come solo spettatore
Presi un pugnale e uccisi quell’uomo
E con lui morì anche una parte di me
Ed il mio tormento fu eterno
Vagando come fantasma in quel Castello
Alla ricerca di quell’ Amore che mi avevano portato via
Domandandomi infiniti perchè
(patapump )