riccardo resconi
Senatore
Italy
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Inserito - 29/08/2020 : 18:23:55
Ho smarrito l’incipitLa domanda fatta a me stesso è stata quella, ma può accadere? Questa sembra la volta che può accadere Nessuna eclissi lunare, neanche una botta su ripiano di marmo della cucina Un attimo prima guardavo fuori dalla finestra, un attimo dopo il buio Ho smarrito l’incipit Quello che di solito apre qualcosa, un inizio In questo caso del mio romanzo giallo Senza quello non apro, non proseguo e non concludo Ho ancora la biro in mano, rigorosamente nera Scrivo ancora con quella e su tutto quello che mi capita A volte mi è capitato di correre giù in cortile in fretta E come un homeless rovistare nel bidone della carta per cercare di recuperare il foglio scritto E con faccia di circostanza unita a quella di incredulità, salutare la vicina di pianerottolo Ma lei ormai mi conosce e ha nascosto bene la carta igienica L’ultima volta che ero in bagno e avendo finito carta mi accorsi che nella finestra accanto, la sua, un rotolo di quelli con centinaia di piani di morbidezza che faceva al caso mio Ma ritornando all’incipit, ecco quello è un bel problema Devo ricostruire le mie ultime ore prima che accadesse e forse le mie letture giallistiche potrebbero aiutarmi in minima parte Come un buon investigatore inizio a frugare nella mia vita Calzini bucati sulla lavatrice, i croccantini del gatto sparsi ovunque, la luce del corridoio accesa Mi sembra tutto abbastanza normale Vado avanti e trovo l’apparecchio telefonico appeso a testa in giù, ecco forse stavo parlando con qualcuno, ma chi? Ripetere l’ultimo numero composto? Come farlo? Il tomo della telefonia è alto anch’esso centinaia di piani. Rinuncio Un libro color caco della rivoluzione Maoista, che non si può non notare, sorregge la gamba del tavolo liberty dissaldatosi dopo rovinosa caduta nel tentativo di acchiappare il gatto e dargli una sonora lezione per una pipì fuori controllo Mi preparo un caffè, magari mi aiuta a svegliarmi quell’attimo Sono le tre di notte, l’orario in cui mi vengono le fantasie scrittorie, ma non solo quelle, ma su quest’ultime sorvolo essendo pur sempre un gentiluomo Sono trascorse due ore dalla mia ricerca e anche Agata Christie è andata a dormire, mentre il mio migliore amico che ho chiamato per un suggerimento mi ha mandato a cagare, causa ora inoltrata Il gatto lo sento ronfare e le prime macchine dei netturbini arrivano Ho deciso Dormirò confidando che qualche sciamano mi parli nella notte, indicandomi il luogo con un volo d’aquila o che ne so, una piuma che si posa sul misterioso incipit scomparso Castaneda mi farà compagnia sul mio fianco del letto Vedo tutte le ore e nessuna aquila si è fatta vedere Ricordo che a Milano l’ultima vista è stata quella al museo di Scienze Naturali in via 4 Novembre Sono le sette di mattino e il palazzo ormai sveglio non manca di fartelo sapere Mi alzo con la mia classica grattata di sedere, come per esorcizzare forse qualcosa? Mi dirigo in cucina, se avessi impostato il navigatore mi avrebbe dato tre ore di percorrenza, tanto ero lento Ricordo che devo scrivere sulla mia lavagnetta delle cose da fare per domani, prima che volino via La mia lavagnetta nera assicuro è davvero carina, acquistata sui Navigli da un rigattiere misterioso che senza conoscermi mi fece un prezzo così basso ma così basso che provai quasi vergogna Avvicinandomi ed inforcandomi gli occhiali da buon miope, notai la scritta con gessetto ma senza riuscire a leggere Avvicinandomi, non proprio esattamente, ma quello che c’era scritto faceva così “Incipt” E la donna dopo averlo salutato con un bacio sul lato delle sue labbra, dopo una notte passata a fare l’amore con lui, gli lasciò il suo numero di telefono su un piccolo pezzo di carta…. Oddio, dove è quel pezzo di cartaaaaaaaaa (patapump )
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