riccardo resconi
Senatore
Italy
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Inserito - 28/11/2020 : 12:12:44
I due fiumiMolti anni fa, gli abitanti di una cittadina del Sud Italia narravano di una storia La storia era conosciuta come quella dei due fiumi E tutti, ma veramente tutti la avevano narrata al proprio figlio, al figlio del figlio, e via a ritroso nel tempo In questa provincia, così aspra nella sua terra, dove chi ci viveva aveva il carattere fortemente appartenente al territorio, scorrevano due fiumi Dall’alto del paese ne sentivi il rumore pure non vedendoli Entrambi nascevano da un Monte che attraverso due fessure poste in alto alla sua cima, ne eruttava separatamente il liquido Erano come due fontane separate, che sembrava avessero forato la montagna per poi liberarsi nel vuoto e cadere fragorosamente nei due distinti alvei Quando ci si avvicinava si vedeva bene come potessero sfidare la gravità, spesso ne vedevi l’arcobaleno che facevano capolino tra i due per poi sparire come era arrivato Ma in tutto questo spettacolo della natura, la gente ne costruì una storia Ogni abitante ci mise del suo, volutamente ed involontariamente, con passaparola, lasciando pizzini nella buca delle lettere del curato Chi diceva che nascessero da una montagna sacra, che addirittura la fate abitassero quel luogo in armonia Si sentivano coinvolti talmente tanto che oltre che nel parlarne, escogitarono metodi per poter arrivare a dargli un nome che non avevano mai posseduto, “Vivevano molto tempo fa, in un paese piccolo piccolo, dove la gente era sempre sorridente, due fiumi Non erano due fiumi come gli altri, loro erano considerati un po' speciali Speciali perché non avevano un nome proprio e la gente quando ne parlava, ne indicava solo la presenza con l’indice A tal proposito, durante un’estate molto calda, la gente annoiata dal trascorrere lento delle giornate, si inventò una pesca presso l’oratorio Scopo, quello di inserire nell’urna il biglietto con il nome desiderato da dare ai due fiumi, e dopo il censimento srotolarne due per finalmente dargli una propria identità La partecipazione fu notevole al punto che l’urna non riuscì a contenere tutti i biglietti, invalidando di conseguenza il plebiscito L’amarezza fu tanta, in molti speravano che si sarebbe arrivati a scegliere proprio quell’estate Ma non fu così ed i mesi passarono senza nessuna nuova Nel frattempo, i due fiumi, continuavano i lori lanci dalla montagna cadendo e scorrendo velocemente verso il mare Qualche ritrattista a volte ne fermava la bellezza su una tela, altre volte qualche poeta vedeva sulla loro sommità lacrime, per due fiumi che camminavano sempre fianco a fianco senza mai unirsi Anche i bambini giocavano a volte chiamandoli con i nomi dei loro eroi preferiti, ma non era la stessa cosa Un giorno si trovò a passare da quelle parti un anziano signore, con umili vestiti e dalla cui sacca di juta, spuntava fuori un bastone di legno Ogni straniero era stato sempre ben accolto in quella cittadina e questo valse anche per lui Dopo essersi rifocillato, mentre intorno a lui un folto gruppo di persone attendeva la fine del suo pranzo per potergli rivolgere domande Chi fosse, da dove veniva, dove andava, cosa era quel buffo bastone di nocciolo I più attenti ne avevano riconosciuto la provenienza dato che avevano viaggiato verso le colline, vedendone piantagioni intere L’anziano spiegò che quel curioso bastone serviva per un mestiere antico, quello del rabdomante Ossia colui che trovava l’acqua anche quando si pensava che non ci fosse Lo stupore che potesse esistere tal mestiere invase i volti di tutti i presenti e pochi furono quelli che gli voltarono le spalle increduli In tutta quella eccitazione, come sarebbe mai potuta mancare la narrazione della storia dei due fiumi senza nome Il rabdomante ascoltò in silenzio, come colui che è capace di farlo Diede l’ultimo sorso a quel buon vino rosso e rivolgendosi a tutti, propose di mettere le sue conoscenze a disposizione Ma in che modo si domandarono in molti, e la risposta non si fece attendere Domani mattina quando il Sole non è ancora alto proverò a cercare l’ingresso nel ventre della montagna Ho come un presentimento e vorrei verificarlo, domani, io ed il mio bastone Così, dopo aver riposato qualche ora, prese la stradina stretta che portava in alto Con lui aveva voluto il più autorevole tra le persone del paese, che eventualmente fosse accaduto qualcosa o si sarebbe potuto scoprire qualcosa, lui sarebbe quello che avrebbe potuto raccontare ed essere creduto Passarono diverse ore e i più pensavano che i due avessero fatto un buco nell’acqua Ma il buco invece lo trovarono davvero, anche grazie al bastone di nocciolo, e dopo essersi calati con delle corde ben salde ad un albero robusto, entrarono nel buio e nel rumore più assordante che avessero mai potuto provare Tenendosi le mani molto vicino alle orecchie corsero lungo il primo fiume, salendo nuovamente in alto e facendo ben attenzione alla roccia scivolosa Arrivati in cima lo stupore dei due si fece evidente, mostrando le loro bocche spalancate Il fiume era uno solo ma si divideva per causa di una roccia e di due grotte che li faceva correre separatamente Si fermarono pochi minuti ma capendo che il sole ormai stava calando si affrettarono Giunsero in paese ormai a notte fitta, ma in molti li stavano ancora aspettando e così arrivarono le prime luci dell’alba quando l’eccitazione della scoperta fu in parte sopraffatta dalla stanchezza In pochi videro partire di buona ora l’anziano rabdomante In tanti dissero che lo avevano sempre pensato che il fiume potesse essere stato uno solo Qualche ritrattista ne cambiò prospettiva, qualche poeta narrò come a volte da una singola entità ne nascono due che restano fianco a fianco per una vita intera, un po' come in amore Come si sarebbe potuto mai dargli un nome solo (patapump )
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