Oggi mi sono seduto
Stavo camminando normalmente, anzi di fretta
Ma improvvisamente le gambe mi hanno chiesto di fermarmi
E mi sono seduto
Davanti a questa chiesa, che normalmente guardo con sufficienza quando ci passo accanto
Ho preso il secondo gradino e ho accomodato il mio grasso sedere
I chili di troppo si fan sentire, ma innegabile non dichiararli
Volevo mettere il mio fazzoletto ad impedimento di macchie
Ho trasgredito e penso di averne subito fatta mia una
Sedendomi ho scrollato il sedere, un po' a destra ed un po' a sinistra
Dovevo trovare il giusto accomodamento
Non era certo paragonabile come entrare in una macchina di F1, dove tutto era a dimensione del pilota
In primis, non ero un pilota, non dovevo guidare, al contrario, avevo la seria intenzione di fermarmi del tutto
Immobile come un airone che scruta l’acquitrino, o statua del politico che aveva realizzato la fermata del treno in città che con il dito ne indicava l’ubicazione
Non si sta proprio del tutto male seduto su questo marmo, sembra di buona fattura, il tempo lo ha bucherellato qua e là, ma non dimostra i suoi anni
Sono diverse ore che mi sono seduto e temo che qualcuno voglia avvicinarmi per domandarmi se stia bene
Questa cosa mi spaventa perché non saprei cosa rispondere
Stavo camminando certo, per stanchezza mi sarei potuto sedere, ma la ragione vera non la sapevo neanche io
Nella vita ci sono avevo scoperto che si fanno cose a volte senza senso
Che questa fosse una di quella?
Intanto spero non mi si avvicini nessuno
Ho un problema però, inizio ad aver fame
La colpa è anche di un piccolo chiosco che sta iniziando a preparar panini per gli studenti in uscita dalle prime ore di scuola mattutina
Sento la cipolla, la adoro
Potrebbe farmi lievitare fino da lei e farmi alzare finalmente da questo gradino
Ma neanche lei riesce nell’intento e se mai ce ne fosse stato mai uno
E allora dopo aver corrotto uno studente con un piccolo compenso in cambio, mi sto gustando il panino comodamente seduto
Mi rialzo subito dopo, ma solo per fare un giro intorno a me stesso
Il buio ormai è arrivato
Dovrei prepararmi per la notte
Bella richiesta che mi faccio, io che maniacale, lavo i denti con cura, indosso pantofoline con pelo al suo interno, caldissime, e stiro le lenzuola con le mani perché non mi piacciono le increspature
E qui arriva la domandona
Non ho niente di tutto questo qui, neanche Micia che miagola per darmi la buona notte
La strada ormai è deserta e ho le chiappe congelate
Ma ho veramente intenzione di dormire qui
Direi di avere una lettura molto più distaccata di questa giornata
In fondo mi sono solo seduto e così