La mia segretaria e braccio destro e sinistro e mente pensante oggi aveva bisogno di una pressa per far aderire bene dei particolari a dei campioni di un nuovo prodotto e io ho avuto la brillante idea di proporle per scherzo la mia storica collezione di prime pagine dei maggiori media del pianeta. Da donna pratica ha purtroppo accondisceso e così gli spessi volumi del New York Times, di Time Magazine, di Variety e del New Yorker si sono trovati nell'inusuale condizione di essere utilizzati come pesi.
"Il peso della Storia!", ho esclamato pensando di fare una battuta ironica. "Sì, la Storia è pesante", ha ribattuto la mia segretaria riassumendo come sanno fare le donne in due parole millenni di esistenza umana e poi ha aggiunto: "invece di filosofeggiare fai qualcosa e metti le puntine nella graffettatrice".
E in quel momento è squillato il telefono, mi sono gettato sulla cornetta come fanno i veri tycoon affamati di dollari e mi sono sentito dire dalla responsabile del mio deposito :"ah, sei tu che rispondi adesso? Passami la tua segretaria".
A volte mi domando curioso come passerò io alla Storia.
...eppure dovessi abbandonare il paese e mi fosse concesso di portar via una sola cosa, sceglierei la collezione completa delle prime pagine del New York Times dal 1851 ad oggi, ogni giorno la Storia del pianeta, "All the News That's Fit to Print", stampato su ogni copia in alto a fianco del titolo.
Questo accadeva il 16 giugno 1940, i totalitarismi scatenati in una Europa divisa ...
Roberto Mahlab - I racconti dell'ufficio