Me ne ero accorto negli ultimi giorni andando in giro in metropolitana, i vagoni colmi di centinaia di persone avvinte dagli schermi del cellulare e io, l'unico, appoggiato in un angolo a leggere un libro.Stasera tornavo con il tram dalla passeggiata nei nuovi quartieri della nuova bellissima Milano, era pieno, perché Milano da qualche settimana è tutta di nuovo piena, come se si fosse tornati ai tempi di prima della crisi. Avevo in mano il nuovo libro del grande scienziato Michio Kaku, "Il futuro della mente", lo stesso autore di "Mondi paralleli" che è diventato il testo fondamentale della ricerca fisica e astrofisica. Tutti gli altri passeggeri digitavano su cellulari e ipad, tutti concentrati con lo sguardo fisso.
Una ragazza parlava insieme a quelli che penso fossero i suoi famigliari o amici, si è voltata verso di me, più volte, i suoi occhi passavano dal mio viso al libro. Così tante volte che mi sono reso conto che non era casuale, mi guardava fisso e poi guardava il libro, ascoltava a malapena la voce dei suoi compagni di viaggio. Il suo volto era quello dei miei sogni, dolce, era come se si fosse formato un legame. Per lunghi minuti è andata avanti così, fino a che è scesa con il suo gruppo. Se fosse stata sola sicuramente mi avrebbe parlato e io le avrei risposto presentandole la nuova invenzione che è il libro, un insieme di fogli che unisce e non isola come uno schermo, le avrei raccontato come Michio Kaku avesse descritto nel primo libro i cento miliardi di stelle di ogni galassia e come, in questa seconda opera, raccontasse dei cento miliardi di neuroni di ogni cervello umano. Le avrei detto che la settimana prossima mi iscriverò all'associazione degli astrofili di Milano, perché tra poco avrei montato il mio telescopio. Le avrei raccontato dei miei strudel e del sogno di una pasticceria a Honolulu che avrebbe portato il suo nome.
Lo so, quelli di Harmony sono dei dilettanti.
E invece delle spiagge delle Hawaii, sono tornato in ufficio, devo svuotare i cestini, pulire le scrivanie perché domani mattina la mia segretaria deve trovare tutto perfetto per poter dedicarsi con serenità a gestirmi l'azienda mentre io mi immaginerò la ricetta di un nuovo strudel.
Solo che probabilmente passerò la notte in ufficio, ho infatti avuto la brillante idea di lavare anche il pavimento attorno a me e per almeno un'ora non posso uscire.
(Da "Le disavventure di CenerentoloRob")
Roberto Mahlab