"Basta! Questo non è un telescopio, è solo un....coso!", era esploso stizzito il mio maestro di fotografia astronomica dopo aver tentato invano e più volte di utilizzare lo strumento per riprendere una nebulosa. "Lo devi cambiare con un telescopio superiore, non va più bene per te e fa perdere un sacco di tempo a noi", fu la conclusione unanime di tutto il gruppo."E di lui che ne faccio?", ho chiesto con un filo di voce.
"Lo gettiamo da un elicottero", "lo bruciamo con il napalm, "lo diamo in pasto agli alligatori", i miei amici erano proprio esasperati. "Lo buttiamo in discarica insieme a Roberto", suggerì la mia segretaria, più pratica e meno cruenta.
I miei occhi e l'occhio del coso si incrociarono con mutua disperazione. Il mio telesc... volevo dire il mio coso "114" mi aveva accompagnato da un anno, per mesi dopo l'acquisto non ero stato in grado neppure di montarlo e la prima foto fu quella di una foglia, per giunta sfocata, che cercai di far passare per un pianeta sconosciuto. Poi l'incontro con i maestri fotografi e i primi rudimenti che mi portarono a fotografare gli astri più vicini.
"Con il nuovo telescopio che comprerai potrai riprendere i pianeti, le nebulose e anche qualche galassia", premevano gli amici.
E all'improvviso il coso parve risvegliarsi e muoversi al seguito della volta celeste e io scattai.
Era il suo canto del cigno, come si definisce l'ultima espressione di un artista prima del suo commiato dalle scene, di modo da essere ricordato con nostalgia.
Il canto del cigno, tema caro a Platone, Cecov, Schubert, Tchaikovsky e la bellissima scena finale del Cigno Nero con Nathalie Portman. E quelle immagini della Luna e di Giove mi resero il "coso" indimenticabile. E non rottamabile.
E come si fa con i top gun della US Navy alla fine della carriera, il mio coso "114" lo userò per spiegare a chi si avvicinerà all'osservazione del cielo per la prima volta, così come i miei amici hanno insegnato a me, mentre io comprerò e utilizzerò il nuovo telescopio per andare avanti.
E tutti vissero felici e contenti.
("Nei secoli successivi 'Il canto del coso' si affiancò all'espressione 'Il canto del cigno'" - Tratto dall'enciclopedia galattica - Edizione anno astrale 57777775 - Capitolo :'Espressioni tipiche del ventunesimo secolo')
Roberto Mahlab