L'ho guardata a bocca aperta, le avevo appena raccontato la parte sulla meccanica quantistica di cui avremmo parlato nella conferenza di giovedì prossimo intitolata "vedere l'invisibile" e lei all'improvviso ha emesso quei suoni inequivocabili.

"Intendi R per A, cioè Resistenza per Accelerazione", le ho chiesto con tono sorpreso e incuriosito, "e i termini all'altro capo dell'uguale?", l'ho incalzata.

"gggggghhhhh ehhh"

Ho fatto un balzo sul divano, senza allentare la presa sul suo delicato corpicino, "intendi proporre che R per A sia uguale a g per E?, cioè Resistenza per Accelerazione equivale all'accelerazione di gravità per Energia?". Trasecolavo, una uguaglianza inedita e piuttosto ardita, ma la sicurezza con la quale l'aveva pronunciata mi turbava, "non so come tu abbia fatto a concepire un simile risultato, ma lo proporrò agli amici astronomi e fisici", ho concluso, tra la perplessità e il dubbio di essere testimone di un progresso scientifico gigantesco.

Tutto aveva avuto inizio il giorno prima, quando mia sorella e mia nipote mi avevano messo tra le braccia la sua bimba appena nata sfidandomi a darle il biberon mentre io volevo tornare in ufficio a ripassare gli argomenti della conferenza, così ho deciso di unire le due occasioni e la piccola è stata coinvolta nel ripasso. Ho iniziato con la scomposizione della luce quale fonte di informazione sulla struttura dell'universo e lei si è addormentata. Quando si è svegliata sono passato a spiegarle la scienza dei frattali e lei si è messa a ridere a lungo. E infine ho abbordato la meccanica quantistica e da qui la sua sorprendente reazione.

Mia nipote mi ha sfidato ancora chiedendomi di farle fare il ruttino e io, non dimentico di come lo facevo fare a lei, ho premuto un centimetro sotto la scapola destra della meravigliosa piccola creatura con l'immediato risultato desiderato. Subito dopo sono stato nominato Robby Sitter sul campo.

Poi l'ho guardata a lungo negli occhi e lei ha fatto lo stesso con me, io sentivo il borbottio del suo piccolo stomaco e lei sentiva il borbottio del mio animo, fino a che non ho resistito e le ho detto :"allora, se E=mc al quadrato e se tu sostieni che RA=gE, se tanto mi da tanto significa che RA fratto g equivale a mc al quadrato e mi domando se sia una uguaglianza che ci può dare lumi sul rapporto tra energia oscura e materia oscura, ti rendi conto che appare incomprensibile e di portata enorme e che sarai chiamata a spiegarlo alla commissione incaricata di scegliere i candidati al premio Nobel?". E lei ha tentato di darmi una devastante testata mentre la tiravo su per prenderla in braccio. L'incontro tra due grandi menti.

Volete ascoltare anche voi dai relatori più belli che bravi della conferenza "Vedere l'invisibile" gli argomenti che tanto hanno deliziato una stupenda creatura di dieci settimane? Siete tutti invitati giovedì 26 settembre alle 21 allo Spazio Lambrate di Milano.

Roberto Mahlab