Come Mastro William suggerisce in un versetto che avevo appena letto "....e del vin usane poco...".. e io ho scoperto che ne basta una goccia....Domenica 18 Novembre
"E questo e' l'attestato che hai ampiamente meritato...", le bandiere sventolavano dal torrione e sulle guglie, gli armigeri nelle loro armature scintillavano sotto i raggi del sole autunnale, le foglie degli antichi alberi tappezzavano come morbido tappeto il cortile del castello di Grumello dal Monte mentre Lord e Lady Kettlitz mi consegnavano di fronte ad una folla festante quel documento che finalmente consacrava i miei lunghi studi guidati dai piu' rinomati maestri di assaggio vino di quelle contrade. Mentre i principini mi abbracciavano commossi e i trombettieri facevano risonare per le valli le squillanti note, il mio sguardo si fece assente e rapito da quella finestra della torre, vedevo gli occhi della fantasma del castello che avevo conosciuto nel corso di precedenti avventure, appoggiati all'inferriata e colmi di lacrime di nostalgia e di fierezza.
Come cambia una vita
Lord Kettlitz mi si avvicino' porgendomi un calice di cristallo in cui brillavano gocce di un vino ramato e che emettevano raggi piu' luminosi del sole e io, con riflesso ormai acquisito dai lunghi studi, lo sollevai dal fondo dello stelo senza toccare il corpo del bicchiere, cosa che avrebbe modificato il carattere del vino....."assaggia " mi propose mentre il silenzio calava tra gli astanti che trattenevano il respiro....e io mi bloccai pensando :"Io? Sta dicendo davvero a me? Io che al massimo prima bevevo aranciate nelle bettole malfamate dei bassifondi del porto con gli amici.."..sorseggiai una goccia, come avevo appreso, e fu come essere illuminato da una improvvisa consapevolezza.. "...my lord....ma....questo e' nettare...!"
Lord Kettlitz alzo' il calice verso il suo popolo che affollava le guglie del castello ed esclamo' con voce tonante...."Il mio Valcalepio bianco del 2000!!!!"...e il silenzio della folla esplose in un liberatorio boato di gioia mentre aggiungeva :"Ricorderemo a lungo i vini della vendemmia del 2000, una delle piu' grandi annate dell'ultimo periodo...tutto cio' che e' 2000 sia il nettare dei vostri banchetti!!!" e nell'antico borgo medioevale attorno ai carretti degli artigiani del formaggio e alle carrozze dei nobili di passaggio l'intero popolo delle valli al suono di liuti e fiati intraprese danze e canti travolgenti, le colorate gonne delle dame svolazzavano attorno ai compunti abiti della festa dei cavalieri.
"Ora vieni con noi, ospite al nostro desco...devo farti assaggiare il Valcalepio rosso del 1998 e mi dirai.....". E mentre al fianco dei proprietari del castello attraversavo due ali di folla dallo sguardo rispettoso, tra me e me pensavo :"Tutto questo sta succedendo a me...proprio a me...per quell'attestato conquistato con tanta passione....a me che quando sono in ufficio il massimo dell'onore che mi offre la mia segretaria e braccio destro e sinistro e mentre pensante e' svuotare i cestini della carta....ora ero ospite del desco dei piu' grandi intenditori di vino, lo annusavo nel bicchiere dopo averlo scosso al punto giusto e assaporavo quella singola goccia che per ogni esperto era sufficiente e chiudevo gli occhi affinche' il mio unico neurone che la mia segretaria dice difettoso di fabbricazione entrasse in funzione e poi commentavo con un parere che era raccolto e apprezzato e....io, capitava tutto a me....mi girava la testa, il caldo affetto degli amici e l'orologio della torre che risuonava l'ora del ritorno....la mia carrozza da 20 cavalli volava sulla via della citta'....
....le prossime sere andro' ancora con gli amici nelle piu' malfamate bettole dei bassifondi, faro' loro compagnia con l'aranciata, ad ogni bottiglia svuotata io ripensero' a quella singola goccia di puro nettare e sorridero'....forse non capiranno il mio sorriso....ma nella tasca del mio mantello tocchero' quel diploma reale e ripensero' a quel pomeriggio a corte e agli occhi orgogliosi della fantasma della torre del castello..."Ehi Roberto...questa e' la tua aranciata amara preferita...ehi...a che stai pensando....non ricordi? chi non beve con me....!" "Si', amici scusate il momento pensoso...un giorno vi raccontero'....ma ora beviaaaaamo beviaaaaamo beviaaamo beviaaaaaaaaaaam.....".
E la solita locanda si riempiva delle solite voci allegre e dal fuoco del camino i contorni di una figura che conoscevo sorseggiava del liquido color nettare da un calice di cristallo e sussurrava ...." e del vin usane poco, ma che sia il migliore....!"
Cin cin Mastro William, alla tua saggezza!
:-)
Roberto