Per riflettere e ricordare e per non dimenticare lo sterminio nazista che ha ucciso e massacrato più di sei milioni di ebrei (e non solo loro) vorrei rileggere assieme a tutti voi, amici di concerto, una poesia scritta da Eva Pickova, una giovane adolescente uccisa ad Auschwitz nel 1943 all’età di 14 anni, scritta quando era rinchiusa nel ghetto di Terezin:La paura.
Di nuovo l’orrore ha colpito il ghetto,
un male crudele che ne scaccia ogni altro.
La morte, demone folle, brandisce una gelida falce
che decapita intorno le sue vittime.
I cuori dei padri battono oggi di paura
e le madri nascondono il viso nel grembo.
La vipera del tifo strangola i bambini
e preleva le sue decime dal branco.
Oggi il mio sangue pulsa ancora,
ma i miei compagni mi muoiono accanto.
Piuttosto di vederli morire
vorrei io stessa trovare la morte.
Ma no, mio Dio, noi vogliamo vivere!
Non vogliamo vuoti nelle nostre file.
Il mondo è nostro e noi lo vogliamo migliore.
Vogliamo fare qualcosa. E’ vietato morire!
elisabetta