fravola
Senatore
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Inserito - 31/01/2003 : 06:59:55
Anche il calamaio e' vuoto e la penna d'oca l'ho persa ... Credo che anche a voi sia accaduto di non riuscire piu' a trasferire i vostri pensieri o riflessioni su il bel foglio di carta bianco ,che rimane sempre e solo bianco. Nulla da toglire al fascino di una pagina intonsa ma.... si entra in crisi ,o meglio, io entro in crisi ! Allora ecco che mi rivolgo al mio angelo ,il tutor della scuola Holden! Ieri con una immediatezza che davvero e' rassicurante mi ha inviato questa mail. Desidero che anche voi la leggiate ,non per trovare conforto ma per sapere che non esistono ricette magica ma forse buon senso ? Un zaluto concertisti ! Al momento il mio strumento rimane muto !!! Ecco il testo integrale .... ===================================================================== Passando al tuo problema: davvero, non so cosa dire. Nel senso che nessuno > conosce la ricetta per guarire dal cosiddetto 'blocco della pagina bianca'. > Magari fosse così!... La verità, purtroppo, è che quando si scrive si è soli > con sé stessi. In ogni caso. E quando ci si trova in questo tipo di > difficoltà nessuno al mondo - siano tutor, insegnanti, editor o altri > scrittori - può aiutarci. Al limite posso dirti quello che facevo io, quando > non ero comunque costretto a scrivere quotidianamente per guadagnarmi da > vivere. Quando mi bloccavo staccavo la spina, tutto lì. Lascia perdere il > foglio bianco. Molla tutto per una settimana, o un mese, non accendere il > computer, non aprire Word. Non pensare alle storie che vorresti raccontare > ma non riesci a trovare. E' il solo consiglio che posso darti per non > peggiorare le cose. La scrittura è il termometro della nostra pische: non si > riesce a farla se non si sta bene con sé stessi, non credere a quelli che ti > dicono che tirano fuori la scrittura dalla loro sofferenza: si tratta di una > montagna di sciocchezze. Se non stai bene con te stessa, non riuscirai a > buttare giù nulla di decente, in nessun caso. Come ho detto, prenditi un > momento di pausa. Non farti angustiare. Le ore che dedicavi alla scrittura > trascorrile andando in giro, facendo qualcosa che ti piace fare. Pian piano > le cose si assesteranno. Il blocco lo supererai, questa è la sola cosa che > ti posso garantire. Succede a tutti di 'inchiodarsi' per qualche tempo. Poi > si riparte. Non farla diventare una paranoia, tutto lì. > Io aspetto. Ci mettessi anche un anno a scrivere il tuo quarto e ultimo > step, sappi che mi troverai al mio posto, pronto a correggerlo. > > Ciao, Anna. > > Stai bene, ed evita di preoccuparti.
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