Inserito - 11/02/2003 : 09:22:37
Seconda parteMariella, Il Signore di Pastasciutta, Giacomino Scena primaInterludio - Un cortile. Il signore di Pastasciutta , seduto, sfoglia un giornale. Entra Mariella Mariella CanzoneIo sono la Mariella Son rosea tonda e bella Ma sono un po’ infelice Perché son sempre sola.Gli amici mi han lasciato Per colpa de’ fantasmi Che abitan la torre Che è dirimpetto al mare. ( parlato)Nessuno vuole venire ad abitare nella bella Torre, ma sono di buon umore, voglio ballare un valzer piccolino. ( balla e canta spensieratamente) Io sono la Mariella Son rosea tonda e bella, ma.... papino, paparino, perché sei così triste?Via quelle nuvole dal viso corrucciato, fai un bel sorrisone alla tua Mariellina. Il Signore di Pastasciutta
Canzone Ahi, ahi, ahi, ahi, son sfortunato son disperato son rovinatoHo perso tutto, mi hanno spennato. Il mago è fuggito.... ( risata demoniaca dall’interno) ..terrorizzato.. e quante botte, quante botte si è preso quello stupido povero mago, povero mica tanto, si è preso l’anticipo e io, invece di chiamarmi Signore di Pastasciutta, posso a pieno titolo chiamarmi Signore a Bocca Asciutta.Gli Sceicchi, poi hanno dato disdetta e gli Spiriti la fanno da padroni. Ohimè Ahi, ahi, ahi, ahi, son sfortunato son disperato. Son rovinato Ho perso tutto, Mi hanno spennato. Il mago Tamberlano è scappato, fuggito, con un camion pieno di regali, che gli ho donato per farmi liberare dai fantasmi . Non so più che fare, se non è stato capace lui non è capace nessun altro...però...idea!( con fare suadente)…bambini, mi potete aiutare voi .Proviamo a chiamare tutti insieme Giacomino. Tutti : Giacomino, Giacomino,coraggioso Giacomino, abbiamo bisogno di te,abbiamo bisogno del tuo coraggio... (exeunt) Scena seconda Gli stessi, il cantastorie, GiacominoLa stessa scena. Mariella, sbadiglia stravaccata su una sedia,il padre cammina avanti e indietro nervosamente. Il cantastorie Sono passati alcuni mesi, nella Torre i rumori sospetti aumentano di giorno in giorno. Nelle ricche terre del Signor di Pastasciutta dove si coltiva il grano e dove sugli alberi crescono dolcissimi frutti ad ogni stagione dell’anno e dove solitamente regna l’allegria, nessuno ha più voglia di ridere o scherzare. Anche Mariella è svogliata, pallida e dimagrita. Il Signore di Pastasciutta, suo padre, non sa più che pesci pigliare. Entra Giacomino Giacomino Ho sentì che vu me chiamava, cossa vorlo da mi? Mariella Giacomino, come sei bello...Il mago, ah...che guaio...scappato. Giacomino Ah ah, el gran mago Tamburlan l’è andà a tomborlon e v’ha lassà qua i spiriti foleti, i alegri fantasmeti a farve compagnia. Mariella Buon Giacomino, mio eroe, non nominarli neanche gli Spiriti....brrrrr, che paura…. Giacomino La g’ha tanta paura, Marielina? Alora non parlemone più e buona note! Il Signore di Pastasciutta Benvenuto Giacomino, grande eroe dei nostri i tempi, ....ahm.... ehm vorrei proporle di... vorrei sapere se... Giacomino ( rifacendogli il verso) Vorrei proporle di... vorrei sapere se... Il Signore di Pastasciutta Cavaliere Giacomino chiedo scusa in fede mia perché ho usato villania, le dirò fuori dai denti ( tutto d’un fiato, agitandosi sempre di più). Insomma il Mago Tamberlano è scappato e gli spiriti folletti sono ancora là. Giacomino E allora? Contenti vu. Il Signore di Pastasciutta ( lo incalza) La prego,Cavaliere Giacomino, la prego Generale Giacomino de’ Brighella, mi aiuti a mettere i fantasmi in padella. Mariella ( seducente) Caro, caaaro, caaaro Giacomino, aiutai tu. Te ne prego. Giacomino ( commosso) No la staga a guardarmi co quei oci, perché la me fa girar la testa ( cade a terra svenuto per l’emozione)....A so pare ghe disaria de no....ma a ela, che l’ha g’ha tanto bon sestin, mi ghe digo… ( si alza impetuosamente)...ecomi qua contro tuti i spiriti foleti del zielo e de la tera e lu el ghe diga al cogo de tener pronta la paela per quando tornarò a liberarve dai spiriti foleti.
exeunt
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