Roberto Mahlab
Amministratore
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Inserito - 18/02/2003 : 17:50:54
Erano già le 20 e 30 di giovedì e quella ragazza della palestra non si decideva proprio ad andarsene. Io dovevo così continuare a tirar su pesi e pesi nel mio angolo perchè, per uscire dalla sala, avrei dovuto per forza passarle davanti. Dovevo fare solo dieci ripetizioni di quell'esercizio e, sotto lo sguardo allibito dell'istruttore, contavo :"....sette, otto, nove, nove, nove, nove, nove...." Con la coda dell'occhio, ho visto che lei si era voltata un attimo ed io ne ho approfittato per correre verso l'uscita. Ci credete che si è rigirata proprio nel momento in cui le passavo accanto? Beh, allora mi sono ricordato dei consigli di una buona amica di non dire, come al solito, :"Hai visto che la quotazione della seta a Yokohama è scesa?". L'ultima volta, infatti, ho scoperto che non è esattamente una questione di interesse generale ed ho anche appreso che non fa poi così male ricevere, di rimando, un manubrio sui piedi. Affrontando coraggiosamente l'argomento, stavolta le ho invece detto :"Scusa, siamo soci della stessa palestra, io mi chiamo Roberto." Almeno così mi pare di aver farfugliato. Lei, a questo punto, ha fatto una cosa molto brutta e inattesa. Mi ha risposto :"Ciao, sono Simona", e mi ha teso la mano. Io la mia mano me la sono ripresa subito e ho guadagnato l'uscita in 2 secondi netti. Devo ammettere che il colore del mio viso si intonava perfettamente a quello rosso della mia maglietta. Penso che, se quella ragazza continuerà a venire in palestra e a fare ginnastica vicino alla porta di uscita, io, nel mio angolo, diventerò molto ma molto forte. Roberto
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