Beppe Andrianò
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Inserito - 11/03/2003 : 23:16:38
Avevamo detto che era sbagliato. Più volte alzando la mano, ripetendolo, dicevamo che quanto veniva detto, il modo in cui veniva detto era sbagliato. Poi il modo non è stato più importante perchè quel che veniva detto negava quanto noi eravamo. Era contro la vita stessa, il rispetto della vita, delle persone, della loro religione, era contro l'uomo. Non potevamo più stare in quel luogo, luogo pubblico, pagato con soldi pubblici ma usato per scopi privati, privatissimi. Non potevamo più essere dalla stessa parte di chi negava la vita e l'esistenza dei nostri amici, di noi stessi. Abbiamo alzato la mano più in alto, abbiamo alzato la voce, abbiamo mostrato senza paura cosa era sbagliato. Loro incapaci di riconoscersi perchè nel fango tutto è sporco e tutto sembra normale alzavano le spalle e ti prendevano per folle. Allora abbiamo alzato le braccia, abbiamo urlato, denunciato, mostrato al resto del mondo incredulo quanto accadeva. E il mondo ha iniziato a reagire. E il piccolo mondo del fango ha iniziato a scoprirsi non così importante, non così autoreferenziale, il centro del mondo era lì ma si trattava del centro del piccolo mondo del fango.Andati via abbiamo iniziato a costruire di nuovo, non abbiamo usato soldi pubblici, per usare quelli devi essere disposto a sporcarti troppo, abbiamo deciso di costruire su terreno libero, lontano, in una terra di democrazia. Ma ci hanno inseguiti.. fanghi diversi, colori ed odori tanto simili, non potevano accettare che non esistesse solo il mondo del fango. Chi non è capace di costruire non accetta chi mostra di saperlo fare.. tutti uguali.. tutti nel fango.. è lo slogan di successo. Ma noi abbiamo chiuso la porta. La porta è chiusa. Bussate.. una volta.. due.. tre.. bussate e chiedete di entrare e prima di quel momento mostrate di aver capito il vostro errore.. e quando anche mosterete di averlo capito rimarrete comunque fuori a bussare.. il tempo, il nostro tempo, vale pù del tempo di chi distrugge perchè costruire richiede molta più fatica. Fuori dal fango noi, fuori dalla porta, loro. Beppe Andrianò
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