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 Quel cocktail di Moulin Rouge
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Pamela Lawi
Villeggiante



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Inserito - 26/05/2003 :  16:17:39  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Pamela Lawi  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Pamela Lawi
Moulin Rouge !
Regia di Buz Luhrmann
Scritto da Buz Luhrmann e Craig Pearce
Cast:
Satine - Nicole Kidman
Christian - Ewan McGregor
Toulouse Lautrec - John Leguizamo
Zidler - Jim Broadbent
Duca - Richard Roxburgh
Fata verde - Kylie Minogue
Credits:
Scenografie Chaterine Martin
Direttore Fotografie Donald M. McAlpine
Produttori: Marrtin Brown , Buz Luhrmann, Fred Baron
Produttore esecutivo Adam Silberman
Montaggio Jil Bilcock
Responsabile del Montaggio Luke Doolan, Bin Li, Jonathan Redmond, Daniel Schwarze
Coreografie John O’Connel
Colonna sonora originale Craig Amstrong
Distribuzione Twenty Century Fox
Operatori Paul Watters, Luke Doolan, Daniel Schwarze
Progettisti grafici Silvana Azzi, Alexandra Bolton, Benjamin Walsh
Tecnico del Mixaggio Simon Leadley
Supervisore Musicale Anton Monsted
Ricercatrice Sophie Dick
Tecnici del suono e montaggio Tim Ryan
Amministrazione Bianca Tulich
Fattorino di produzione Paul Camilleri
Casting: Chris King-Mullinar & Ronna Kress
Set Decoration: Brigitte Broch
Costumi: Catherine Martin & Angus Strathie


Trama

1899, Parigi. Christian, giovane poeta squattrinato , contro il volere del padre si trasferisce a Montmartre alla scoperta di un’ esperienza Bohemien. In città viene scelto dalla compagnia di Toulouse Lautrec per uno spettacolo al Moulin Rouge, locale rinomato per la spettacolarità e la lussuria del luogo.
Arrivato al Moulin Rouge con l’intenzione di proporre a Zindler, il boss del locale, il nuovo spettacolo, il giovane poeta incontra la bellissima cortigiana Satine , di cui si innamora perdutamente.La sfavillante stella abituata ad abbindolare uomini con la propria bellezza per ricevere soldi da investire nel locale, scambia il giovane poeta per il ricco Duca che avrebbe dovuto incontrare quella stessa notte.
I due protagonisti, risolto l’equivoco, vivono alle spalle del Duca, desideroso di avere Satine e finanziatore del nuovo show, una passionale e segreta storia d’amore che verrà però troncata a causa di un male già da tempo intuito e ormai inevitabile.


Recensione

Il regista australiano Buz Luhramm dopo il successo ottenuto con Romeo and Juliet, famoso remake shakespeariano in chiave moderna , ritorna in scena con un’ esilarante tragicommedia musicale, Moulin Rouge .
Il film è stato girato interamente al chiuso negli Studi della Fox a Sidney, sono stati utilizzati un totale di sei set. L’uso della ripresa digitale e gli effetti usati nel montaggio su modellini hanno permesso la creazione di scene in 3 D, alcune molto simili a quelle di vecchi film.
Già dall’inizio del film il regista vuole sottolineare un contratto di narrazione con il pubblico che vuole attivo..
Il Linguaggio di questo film è ricco di citazioni, si parte da una tenda rossa con un direttore d’orchestra e il pubblico in sala che applaude sotto le note di “The Sound of Music”. L’esperienza cinematografica assume un carattere teatrale, questo metodo è stato ripreso da alcuni film degli anni 40 e 50.
L’inizio della storia è tragico, un flash back su un ragazzo che scrive piagendo la sua tormentata storia d’amore con in sottofondo “there was a boy”di DavidBowie .Con gran velocità viene visualizzata una caotica descrizione di Parigi in bianco e nero, con continui flashback della storia che presto si verrà a narrare.
Compare poi Kylie Minogue, la fatina verde, quasi un omaggio alla Waltdisneyana Trilly che accompagna il protagonista nel mondo perduto o delle meraviglie. Già dai primi momenti il linguaggio musicale e visuale sono al servizio della storia e lo spettatore rimane quasi incredulo, elettrizzato. La scelta degli autori di orientarsi verso la musica pop dei giorni nostri, è un ottimo metodo per render lo spettatore partecipe dello show ma anche a fargli capire come si sentiva eccitato e entusiasmato il pubblico del tempo.
La descrizione di un mondo pazzo, selvaggio, la musica assordante e il montaggio veloce perdurano fino ad esplodere con l’apparizione della diva.Un chiaro rimando al musical anni 50 di Vincent Minelli, la rappresentazione di un gran cabaret alla quale è impossibile resistere, ma la magia è destinata a finire prima o poi con la tragedia perché Satine sviene ricordando agli spettatori che il suo destino è quello di lasciar il mondo.
Si nota una gran accuratezza nella descrizione della stanza di Satine dentro l ‘edificio a forma di elefante, per farlo è stato creato un set con alcuni modellini. Lo stile esotico indiano è stato studiato attentamente riprendendo alcune descrizioni del Moulin Rouge del diciannovesimo secolo .
La scena dello spettacolo improvvisato per il Duca nella stanza è un’altra citazione ai vecchi musical della MGM in cui tutti gli attori creano delle situazioni inventate al momento, questo effetto è arricchito dal fatto che la macchina da presa, seguendo velocemente l’indecisione dei protagonisti nel creare il nuovo spettacolo, crea un forte ritmo.
Quando Satine viene ripresa in stanza c’è un uso di luci inverosimile e stilizzato e in controcampo il protagonista nella sua stanza in contrasto, in mezzo poi si intravede un modellino di Moulin Rouge.
Nella scena del Medley, sicuramente tra le più magiche nel film, è stato usato uno spazio innalzato di vari metri, i protagonisti sono tenuti da funi rese invisibili nel montaggio e l’uso di una macchina da presa telecomandata riprende dall’alto l’esiguo spazio dei due attori. In questo Medley si susseguono in modo molto suggestivo alcune delle canzoni più famose della musica pop dai Beatles a Whitney Houston(Dolly Parton) piuttosto che Joe Cocker e David Bowie interpretate dai due protagonisti che a sorpresa di molti hanno doti canore abbastanza discrete .La colonna sonora continua a divertire con un’altra scena interessante, lo spettacolo svoltosi nella reggia del Conte, una sorta di Hello Dolly versione però infernale nella quale il Duca ormai convinto di poter possedere Satine è pronto a brindare alla sua vittoria.
In tutto il film sono stai usati costumi simili a quelli del tempo in cui si svolge la storia, i colori e i tessuti comunque riescono a dar gran fantasia alle scene e a far risaltare il carattere dei protagonisti.

Un irresistibile cocktail di gustosi ingredienti e non solo per gli amanti del musical.

Pamela

( ci ho messo sei ore per scriverlo per voi ! )


   
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Tema Elisa/"Mechanical Dream" 
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