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detective Hayes
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Inserito - 14/06/2003 : 00:10:43
Il 3 luglio è previsto un incontro a Milano con Michael Connelly... ma non so nulla di preciso. So solo che si terrà in una biblioteca, almeno così mi hanno detto... chi si informa meglio? Mi rivolgo a coloro che vivono e lavorano a Milano, ovviamente... Fatemi sapere... vorrei esserci, ma prima di partire (da Catania) vorrei sapere se è aperto al pubblico!! Grazie, Titty
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Beppe Andrianò
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Inserito - 14/06/2003 : 16:37:26
wow.. che onore vieni qui per noi e con l'occasione saluti quel simpaticone di connely? :) ciao beppe Beppe Andrianò
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detective Hayes
Curatore
Italy
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Inserito - 14/06/2003 : 17:43:29
Immaginavo una risposta del genere da te... faresti carte false per farmi venire a Milano, vero? Cmq io spero di venire... ma tu sei disposto a venire a salutare Michael, se ci sono anche io? |
Roberto Mahlab
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Inserito - 15/06/2003 : 14:27:27
La Concerto Intelligence Agency riferisce che Michael Connelly sara' presente a Milano alla Biblioteca Vigentina, corso di Porta Vigentina 15, il 3 luglio 2003 alle 21 e 30. La serata sara' presentata dal giornalista Piero Soria e dallo scrittore Andrea Caro Cappi. Il telefono per informazioni e' : 02 88465798. Ulteriori notizie si possono trovare sul sito: www.labibliotecaingiardino.netLa municipalita' non puo' rivelare la fonte delle notizie che vi abbiamo riportato, metteremmo a rischio la copertura dei nostri agenti segreti che lavorano in condizioni che non vi possiamo riportare e in torbidi ambienti che non vi possiamo descrivere, per garantire la pace e la sicurezza delle contrade dell'isola di concerto di sogni.
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Roberto Mahlab
Amministratore
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Inserito - 15/06/2003 : 16:44:24
Michael Connelly usciva dall'atrio dell'Hyatt Regency & Towers di Concerto City, era mezzanotte di una sera molto calda e il traffico intenso delle arterie centrali della metropoli consentiva a stento l'attraversamento della strada senza che il suono di un clackson inseguisse i pedoni che slalomavano per raggiungere gli affollati caffe' all'angolo della piazza. Lo scrittore non se la prendeva, era abituato alle fans che lo rincorrevano per un autografo e sapeva cavarsela, almeno cosi' pensava prima di vedersi venir incontro a tutta velocita' un fuoristrada nero che gli si pianto' di fianco inchiodandolo tra la porta e il marciapiede. Si senti' afferrare da un paio di mani decise, la sua testa fu infilata in un cappuccio senza fessure per gli occhi, una spinta lo fece rotolare dietro i sedili e i suoi movimenti furono imprigionati da un paio di manette che lo legarono ad una sbarra di metallo incastrata sotto i tappetini all'interno dell'auto. Tra spavento e disperazione, lo colpi' la consapevolezza che per la prima volta in vita sua era protagonista, anziche' scrittore, di un giallo.L'allarme alla centrale di polizia fu trasmesso da un vigile del traffico che era accorso a raccogliere una donna che gridava perche' la carrozzina con il suo bimbo era stata sfiorata dal fuoristrada che era ripartito sgommando. In pochi minuti la zona fu circondata dalle auto della polizia e l'ispettore Bob Gardener barcollo', bianco come un cencio, fino al desk dove si trovava il direttore dell'albergo che gli confermo' l'identita' del rapito, lo scrittore di gialli Michael Connelly, ospite della municipalita' di concerto city. "Hayes!", Gardener non era certo il tono della gentilezza quando pretendeva che il detective Hayes si precipitasse nel suo ufficio "ma dove sei stata?". Hayes entro' nella stanza zoppicando, stava cercando di correre e nello stesso tempo di infilarsi una scarpa con un tacco a spillo che pareva essersi spezzato, un tailleur nero faceva risaltare il suo corpo snello e magro. "E dove crede che potessi essere alle due del mattino ispettore?", rispose lei con un cenno di irritazione. "Ma si figuri che sono le due del mattino anche in casa del sindaco" le ribatte' l'ispettore sarcastico "eppure anche il sindaco e' sveglio e indovini un po' a chi ha telefonato pretendendo che si ritrovi Michael Connelly, appena rapito in pieno centro di concerto city, o altrimenti una testa rotolera'?". Al dipartimento avevano fatto l'abitudine al punzecchiarsi tra i due e nessuno dei presenti si meravigliava piu'. La gamba del detective Hayes parve paralizzarsi a mezz'aria mentre la sua mano dava il colpo decisivo alla scarpa che prese finalmente posto attorno al suo piede e il volto della ragazza si atteggio' a stupore "Connelly? Lo scrittore? E' opera del famigerato Mad Sprinkler? Senz'altro riceveremo una richiesta di riscatto!". "Hayes, da quando si lascia andare alla fantasia? Per quanto ne sappiamo fino ad ora, puo' essersi trattato di un colpo di testa di qualche fan, coraggio, finisca di vestirsi e salti su una macchina, setacciamo la citta', l'alba e' ancora lontana". Michael Connelly era stordito, legato ad un calorifero, avvertiva nelle ossa l'umidita' di un ambiente sotterraneo, il cappuccio non gli era stato tolto, mosse nervosamente i piedi, non si spiegava di essere senza scarpe. Una voce metallica emise poche parole, gracchianti, forse provenivano da un registratore :"Chi e' il colpevole del tuo ultimo romanzo?". Lo scrittore impiego' un po' di tempo a rendersi conto del significato della domanda, poi comincio' a ridere in modo parossistico, la tensione lascio' il posto alla considerazione che forse si sarebbe salvato, che non era in pericolo di vita. Fino a che non avverti' la piuma sotto i piedi, leggera, una tortura che smetteva per un attimo per poi ricominciare, il solletico senza fine. "Ti ho fatto una domanda, se vuoi che smetta, rispondi". "Hayes! Ma dove sei? Io mi trovo tra la ventesima e la quarta avenue, una zona di magazzini portuali, vedo un cancello dalla rete sventrata, mi avvicino a piedi, raggiungimi". Il detective Hayes si blocco', quella voce gli rimbombava negli auricolari "ancora poco, ancora poco ispettore... " mormoro'. "Non e' vero, non puo' essere vero!" la piuma continuava a tormentarlo, ora tutte e due le piante dei piedi erano accarezzate, un fastidio insopportabile, inizio' a gridare e il solletico si arresto' per un momento. Gardener udi' lo straziante grido, proveniva da un capannone a cento metri all'interno del cancello divelto, estrasse l'arma in dotazione e avanzo' con prudenza, non gli era mai piaciuto il buio e faceva fatica a respirare con calma. Michael Connelly ansimava, aveva ululato il nome del colpevole del suo nuovo giallo, lo aveva ripetuto come si ripete una maledizione, come a gettarla lontano, per colpire, per liberarsi e dopo alcuni minuti si rese conto che la piuma, e chi la teneva in mano, non erano piu' in quella cantina con lui. Raggomitolo' le gambe al petto e comincio' a gemere. L'ispettore Gardener avverti' lo spostamento d'aria che precedeva lo scontro con una persona, si ritrovo' a terra e un corpo addosso, mentre tentava di liberarsene una voce gli assordo' le orecchie :"ma... ispettore, sono io, il detective Hayes, l'ho sentita chiamarmi alla radio e mi sono precipitata...". "Hayes!... ok, scusa, forza in piedi, l'urlo proveniva da quella direzione e... Hayes, va bene che ti ho fatta svegliare in pieno sonno ma... che e' successo al tuo cuscino? hai le piume addosso! al prossimo stipendio comprane uno nuovo!". Michael Connelly parti' la mattina dopo dall'aereoporto di Concerto City con il primo volo verso il continente, l'esperienza lo aveva segnato e rifiuto' non solo le interviste ai reporters del Concerto Star, ma anche una visita di scuse da parte delle autorita' della municipalita'. "Hayes, possiamo andarcene a dormire finalmente, domani sguinzagliero' tutti gli agenti nei bassifondi della citta', qualcuno avra' pur visto qualche cosa". "Ispettore, sono sicura che e' opera di Sprinkler, ne sono convinta, il metodo di tortura, la volonta' di strappargli il nome del colpevole del romanzo..." c'era un'insolita insistenza nel tono del detective Hayes, a Gardener parve uno sforzo di imporgli una convinzione che lui non condivideva, il fascicolo riguardante Mad Sprinkler riportava che le letture di quell'uomo imprendibile non andavano al di la' di Asterix, figurarsi se rapiva uno scrittore per carpirgli informazioni sul colpevole del romanzo... e poi aveva il mal di testa dalla stanchezza e poi come faceva a sapere Hayes che era quello lo scopo del rapitore, chiunque fosse, visto che ricordava vagamente che uno sconvolto Connelly avesse rivelato quel dettaglio solamente a lui lungo la strada per l'aereoporto... con un movimento della mano scaccio' il pensiero, spense le luci dell'ufficio e se ne ando' a casa. Il parapetto dava sul fiume che attraversava il parco, dalla parte opposta i grattacieli della citta', tutto era avvolto dalle diverse sfumature di grigio in quella nuvolosa giornata, grigie le acque del fiume, gli edifici, il prato del parco, quasi indistinguibile la sua figura ricoperta da un impermeabile chiaro, al suo fianco una donna slanciata, avvolta in un soprabito scuro chiuso sotto al mento, le mani nelle tasche, una giornata autunnale dopo il rovente anticipo dell'estate. "Non eri a casa Hayes quando ti ho chiamata, i vicini mi hanno detto che avevi caricato le valigie sull'auto, ti ho seguita, vieni qui ogni mattina per il footing vero? Cos'era, l'ultimo saluto a Concerto City?" Pioveva, le auto sul ponte si fecero sfocate, la donna non tolse le mani dalle tasche e si asciugo' il viso portando la testa ai gomiti. "Quando hai cominciato a sospettare di me, Bob?" La sua voce aveva una nota di curiosita' sincera, era piena, tonda, sicura, ironica, senza piu' quel tono di sottomissione ad un superiore in grado. Gardener non distolse lo sguardo dai grattacieli mentre rispondeva :"L'accenno a Sprinkler, la piuma che ti era rimasta appiccicata e che ieri notte ti brillava in viso sotto il raggio della luna, e poi non sembravi appena alzata dal letto quando sei arrivata in ufficio, avevi gli occhi svegli, vivi, e non mi ricordo veramente di averti raccontato del nome del colpevole del romanzo, non so, hai insistito cosi' tanto che e' come se tu volessi farmi sospettare, farmi capire, dirmi qualcosa". Nemmeno lei lo guardava mentre gli rispondeva, osservava pensosa gli alberi, le gocce d'acqua le scendevano a rivoli sul volto ma non cercava piu' di asciugarle :"Di solito non saluto nessuno prima di andarmene Gardener, con te ho fatto un'eccezione, quella piuma che mi era rimasta addosso quando ci siamo scontrati, prima o poi avresti fatto uno piu' uno". "Ho dato una scorsa al tuo curriculum Hayes" riprese l'ispettore, con amarezza, "eri a Los Angeles nei giorni del rapimento di Stephen King, la famiglia lo nascose alla stampa, lui riferi' agli inquirenti che era stato torturato con una piuma fino a che non confesso' il nome del colpevole del suo romanzo in corso di pubblicazione, eri in forza a Seattle quando tocco' a Michael Crichton, Frederyk Forsyth e tu guarda caso eri proprio a Parigi, Agatha Christie e chi era in prestito a Scotland Yard?" "In fondo ti ho sempre davvero ammirato Gardener, sei l'unico ad aver capito" Hayes gli si avvicino', lo abbraccio', lui rimase sorpreso, lei lo strinse, un tuono, un aereo sullo skyline, il rumore scoppiettante del motore di un motocafo nel fiume, lo stormire dei fenicotteri che si levano in mezzo al parco, il "thud" del silenziatore, il corpo che scivola oltre il parapetto, il detective Hayes che si toglie le mani dalle tasche, getta il piccolo revolver nella corrente. La donna si volto' verso la stradina che attraversava il parco, non c'era anima viva con quelle condizioni di tempo, si incammino', stringeva la borsa sotto al braccio, un biglietto aereo per le Antille a nome di Mary Higgins Clark, la pioggia le scombinava i capelli, ma non importava, presto avrebbe dovuto pettinarli in modo diverso e cambiare di aspetto. ("The misteries of the island called Concerto" - gli strani casi dell'ispettore Gardener)
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elisabetta
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Inserito - 15/06/2003 : 17:03:26
dato che sono una lettrice appassionata di Michael Connelly.... spero che gli 'incoscienti reporter della C.N.S.'... siano presenti all'incontro per riferirne a noi comuni mortali.... elisabetta
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Beppe Andrianò
Amministratore
Italy
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Inserito - 15/06/2003 : 18:40:01
Io spero che qualcuno doni a Michael Connely una traduzione delle imprese di Rob Gardner e del detective Hayes... :) Ma credo lui se la prenderebbe a male. ciao beppe Beppe Andrianò
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detective Hayes
Curatore
Italy
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Inserito - 15/06/2003 : 22:10:28
Primo: non sarà un incontro pubblico? Non potrà partecipare chiunque vuole? Ditemi di no, vi prego... stavo organizzando il viaggio x esserci!!! Secondo: bravo Rob... mi fanno impazzire le tue storie ma... c'è un piccolo ma! Hayes non è una donna... E' UN UOMO!!!!Inoltre non ha niente a che vedere con Mad Sprinkler... LUI al massimo gli da la caccia!!!!! Tix |
Roberto Mahlab
Amministratore
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Inserito - 04/07/2003 : 22:26:38
Erano passati mesi, Bob Gardener faticava ancora a camminare, una sensazione di stanchezza e non solo per la ferita esterna ancora non completamente rimarginata, era il peso dell'anima delusa. Si fece strada con cautela tra le decine di invitati nei giardini del palazzo medievale, puntava ad una sedia in un punto comodo, da cui si vedesse bene il palcoscenico e vi si lascio' cadere esausto. Aveva approfittato della licenza per viaggiare, ma piu' si allontanava, piu' avvertiva dentro di se' lo strappo che solo l'occupazione ossessiva del lavoro avrebbe potuto lenire, contava i giorni che lo separavano dal volo di ritorno in patria. Quel mattino era stato raggiunto dall'invito alla conferenza di Michael Connelly, erano rimasti in contatto dopo il caso che aveva coinvolto lo scrittore. Appena Michael aveva saputo che Gardener era in vacanza in Italia e in visita a Milano, gli aveva telefonato di persona per proporgli di andare alla serata in quella antica corte di una delle zone piu' belle della citta'.Le luci si abbassarono mentre lo scrittore prendeva posto sul palcoscenico, maglia azzurra leggera a mezze maniche, pantaloni sportivi, l'aspetto sano del californiano sereno e atletico, viso aperto e corta barba chiara che contornava le fattezze tonde, ma magre. Il tuffo nella letteratura fu avvincente, Michael inizio' spiegando come il racconto poliziesco non avesse come unico fine proporre soluzioni al delitto oppure affrontare una strada per riportare ordine al caos della societa', ma fosse la descrizione dell'animo del personaggio che impersonificava il poliziotto, la narrazione del travaglio psicologico di una persona che si trovava all'improvviso catapultata dalla sua dimensione di tutti i giorni a quella inusuale della malavita. La questione fondamentale non era come un gestore dell'ordine agisse sul caso in esame, ma come il caso stesso e il destino lavorassero sull'interiorita' del poliziotto, la domanda era se ne sarebbe uscito come prima o cambiato. Gardener impallidi', neppure si accorgeva delle occhiate furtive e continue che le donne sedute in sala gli lanciavano, attratte dalla sua corporatura da marine e da quegli occhi azzurro ghiaccio apparentemente fermi verso un punto fisso e lontano, incredule di essergli indifferenti. Le parole di Michael gli procuravano fitte insopportabili, quel caso, come esso aveva lavorato su di lui, come era uscito dall'abisso con l'anima squarciata, chiuse gli occhi e la mente si colmo' di ricordi.... ...l'improvviso dolore al fianco sinistro mentre il proiettile vi penetrava era un'esperienza di una crudelta' inenarrabile, un male cosi' profondo che l'urlo inumano che voleva uscire dalla sua bocca ne fu strozzato, una luce della violenza di mille luci, l'orrore di precipitare nel vuoto e quel viso da cui i suoi occhi non riuscivano a staccarsi, gli occhi scuri della donna, freddi, neppure una parvenza di pieta', con la sua mano avrebbe voluto scuoterle le spalle, con il pensiero avrebbe voluto chiederle :"perche'", ma le mani gesticolavano incontrollabili cercando appigli inesistenti mentre il suo corpo cadeva e la sua mente perse coscienza appena il capo tocco' le fredde acque del fiume. Si risveglio' in un letto d'ospedale, per lunghi giorni e notti rimase in uno stato di dormiveglia, avvertiva appena gli aghi delle iniezioni e passo' una settimana prima che riuscisse a fissare la vista verso i volti sconvolti dei suoi colleghi che si alternavano a stargli accanto. Gli raccontarono che era stato salvato dal pianto di una bambina, la piccola era sul battello turistico che scendeva lungo il fiume insieme ai suoi genitori, scrutava le acque per scoprire se c'erano pesci e quando vide quel corpo che galleggiava a testa in giu', l'impermeabile allargato come ali di pipistrello, getto' un grido e strattono' le maniche del soprabito della sua mamma e scoppio' in lacrime. Ancora pochi istanti e i polmoni di Gardener si sarebbero riempiti d'acqua e la sua scomparsa in fondo al fiume sarebbe stata catalogata nell'archivio dei casi irrisolti... L'ispettore si riscosse tossendo, una folata di fumo di sigaretta accesa da una ragazza bruna gli stava togliendo il fiato, si volse verso di lei per protestare, quando fu distratto dalla voce di Michael Connelly dal palcoscenico, lo scrittore stava raccontando la genesi di uno dei suoi romanzi, il telefono che squillava in una casa in cui si era appena trasferito e all'altro capo i parenti e gli amici dell'inquilina precedente, una donna di cui si erano perdute le tracce e da qui la creazione di un protagonista che si era messo in cerca della misteriosa scomparsa in un crescendo di colpi di scena, un romanzo tratto da un episodio di vita vissuta. "Ci puo' rivelare il titolo del suo prossimo libro?". Una voce di donna si era levata, non si vedeva chi fosse, era rimasta seduta tra il pubblico, era una voce che risveglio' una sensazione nell'ispettore. Michael Connelly rispose con evidente soddisfazione :"Avrete una sorpresa per il prossimo autunno, sara' pubblicato "City of bones", "La citta' della ossa" sara' il titolo italiano, spero che vi piacera'". E il suo sguardo si abbasso' premuroso verso una borsa che teneva vicina al tavolo a cui era apoggiato, era premuta tra le sue gambe e le gambe del mobile, chiaramente proteggeva qualche cosa di valore, Gardener comprese che si trattava di un manoscritto. Gli occhi dell'ispettore stavano cercando di mettere a fuoco le figure degli spettatori presenti in sala, inutilmente a causa del calare della sera, quella voce femminile lo aveva reso inquieto, cerco' di concentrarsi e i ricordi sopraggiunsero ad ondate, facendogli girare la testa fino a che dovette aggrapparsi alla sedia di fronte alla sua.... ...piu' volte durante la convalescenza era tornato in quel parco, si era appoggiato a quel parapetto, aveva rivissuto quel bacio, la sua mente ricordava il bacio e respingeva lo sparo, quasi il primo fosse reale e il secondo impossibile. Si tormentava al pensiero di quanto quel gesto di affetto fosse stato sincero, si lacerava a fabbricare giustificazioni fantasiose sull'episodio del suo fortunosamente mancato omicidio, il desiderio su come avrebbe voluto che lei fosse soffocava la consapevolezza di come lei invece era davvero. Ogni tramonto, ogni levar del sole, ogni cielo di notte stellata lo immalinconivano, gli mancavano quegli occhi, quella voce roca quando alla centrale di polizia battibeccavano, gli mancava quello che aveva sempre cercato e che li pareva gli fosse scivolato di mano. Anche se cercava di impedirsi di farlo, la sua prima lettura ogni mattina erano i rapporti sugli avvistamenti della donna, improbabili tracce che non conducevano a nulla, la immaginava rapita, sottoposta a ricatto, fantasticava di salvarla e scoprire che era stata costretta a sparagli e che non l'aveva ucciso di proposito, il colpo al fianco anziche' ad un organo vitale, il vuoto per qualche cosa di non concluso, per spiegazioni che non sarebbero mai arrivate.... Respiro' lentamente, senza inalare l'aria in profondita', come gli avevano insegnato i medici al frequente apparire dei sintomi, il mondo smise di girargli attorno e la presa delle gambe fu nuovamente salda quando si alzo' in piedi. La conferenza era terminata e il pubblico si avvicinava al palco per farsi firmare gli autografi sulle copie dei libri acquistati sulla bancarella all'ingresso della sala. Gardener rimase in disparte, suo desiderio era attendere che Michael terminasse di intrattenere i suoi lettori per poterlo salutare e ritornare in albergo a riposare. Si accorse che un'altra persona aveva le sue stesse intenzioni, era appoggiata ad una colonna e la penombra non gli consentiva di riconoscerne le fattezze. Dopo che l'ultima fan si allontano' felice dallo scrittore, la figura abbandono' l'oscurita' e si affretto' verso il palco, in una mano un libro. Le gambe snelle fasciate da pantaloni neri attillati, il corpo magro e i capelli neri raccolti sul capo da un pettine dello stesso colore, gli zigomi marcati, un foulard scuro le nascondeva il viso, porse la pagina a Connelly che si abbasso' per scrivere e contemporaneamente avvicino' l'altra mano alla borsa appoggiata alle gambe del tavolo e libera dalla protezione dello scrittore adesso in piedi. Invece della borsa la sua mano incontro' un paio di manette. "Julia Hayes, ti dichiaro in arresto". Lei si volto' e Gardener si accorse di una fitta al cuore quando i loro occhi si incontrarono, il foulard della donna cadde a terra, la vide come non l'aveva mai veduta, il volto spaventato, la bocca spalancata dalla sorpresa, l'unica volta in cui Julia Hayes pareva essere stata colta da un avvenimento che non attendeva, che non aveva previsto ne' poteva concepire. Cerco' di strappare il suo polso dalle manette, ma l'ispettore non cedette e la trattenne con tutta la sua forza. Senti' di desiderare abbracciarla, ma il dardo d'odio che parti' dagli occhi della donna lo lascio' senza parole e si irrigidi', non si scambiarono una parola fino a quando la polizia locale prese in custodia la ricercata dalle polizie di tutto il mondo. "E' finita..." concluse Bob Gardener accommiatandosi poco dopo da Michael Connelly. "Sono contento per te... ma non giurarci" replico' sorridendo lo scrittore, "da come ti ha guardato spero che non riesca a fuggire dal carcere" e scoppio' a ridere. Il volo di ritorno fu una risalita nella coscienza di se', non dormi' e osservo' dal finestrino i cangianti colori del cielo, li gusto' uno per uno, si sentiva liberato. All'alba un rabbino che viaggiava sullo stesso aereo gli si avvicino' con un libro sacro in mano e gli si rivolse :"Smetti di tormentarti, e' arrivata l'ora della preghiera del mattino". Gardener gli sorrise e domando' ad una hostess un'abbondante colazione, era tanto tempo che non aveva un tale appetito. Fine "The mysterious case of Julia Hayes" Personaggi ed interpreti: Bob Gardener....................Nicolas Cage Julia Hayes.........................Julia Roberts Michael Connelly................Michael Connally Regia.................................Quentin Robertino
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detective Hayes
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Inserito - 05/07/2003 : 00:13:00
WOW!!! Non ci sono parole per esprimere tutta l'ammirazione nei tuoi confronti, nel descrivere le sensazioni più reconditi di Gardener... sei un vero mago con la penna... ehm... con la tastira del PC!!! |
detective Hayes
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Inserito - 05/07/2003 : 19:44:41
La bravura di Rob e beppe nei panni degli inviati speciali è nota oltre mare (al di fuori di Concerto City)... leggete http://mygate.mailgate.org/mynews/it/it.discussioni.giallo/bdh77h$gdm$1%40newsserver.cilea.it?order=smart&p=1/109 (oppure http://usenet.libero.it/cgi-bin/BrowseNews.epl?GRUPPO=it.discussioni.giallo&CATEG_PARAM=Gerarchia%20it topic:Michael Connelly&Harry Bosch )... leggete gli ultimi post di Marco e Titty Tix(io)... spero che non ci siano problemi di visualizzazione... altrimenti riporto tutto qui... quindi fatemi sapere cosa ne pensate... baci, Titti |
detective Hayes
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Inserito - 06/07/2003 : 21:18:08
Per completezza... a chiunque possa interessare... inserisco la bibliografia completa di Michael Connelly... in modo da porter seguire un filo logico, specie quando si tratta dei libri con Harry Bosch come protagonista! 1. La memoria del topo (1992) - con Harry Bosch 2. Ghiaccio nero (1993) - con Harry Bosch 3. La bionda di cemento (1994) - con Harry Bosch 4. L'ombra del coyote (1995) - con Harry Bosch 5. Il poeta (1996) - con Jack McEvoy 6. Musica dura (1998) - con Harry Bosch 7. Debito di sangue (1998) - Terry McCaleb 8. Il ragno (1999) - con Harry Bosch 9. Vuoto di Luna (2000) - con Cassie Black 10. Il buio oltre la notte (2001) - con Harry Bosch e Terry McCaleb 11. City of Bones (2002 negli USA) Spero sia utile... Titti |
detective Hayes
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Inserito - 14/07/2003 : 22:34:15
Per completezza rettifico l'ultimo mio messaggio, inserendo il titolo originale per ogni publicazione più tre pubblicazioni americane non ancora approdate in Italia... e chissà quanto tempo dovremo aspettare ancora!!! 1. La memoria del topo (1992) - con Harry Bosch (The Black Echo 1992) 2. Ghiaccio nero (1993) - con Harry Bosch (The Black Ice 1993) 3. La bionda di cemento (1994) - con Harry Bosch (The Concrete Blonde 1994) 4. L'ombra del coyote (1995) - con Harry Bosch (The Last Coyote 1995) 5. Il poeta (1996) - con Jack McEvoy (The Poet 1996) 6. Musica dura (1998) - con Harry Bosch (Trunk Music 1997) 7. Debito di sangue (1998) - Terry McCaleb (Blood Work 1998) 8. Il ragno (1999) - con Harry Bosch (Angels Flight 1999) 9. Vuoto di Luna (2000) - con Cassie Black (Void Moon 2000) 10. Il buio oltre la notte (2001) - con Harry Bosch e Terry McCaleb (A Darkness More Than Night 2001) 11. City of Bones (2002 negli USA) (City of Bones 2002) i 3 nuovi titoli usciti negli USA ..... - Chasing the Dime 2002 - Lost Light 2003 - Riders in the Sky (August 2001) (su richiesta di Alberto... che non ha potuto replicare xchè non riesce a iscriversi a ConcertoDiSogni!!!) Baci a tutti, Titty |
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