Tra questi quattro gattini ce n’è uno che mi ha colpito in maniera particolare. Con le sue zampette finissime completa un colorito a macchie bianche e nere, identico per colore ad un altro micio della cucciolata… diverso per carattere e, purtroppo, per requisiti fisici. Questo micio è nato, evidentemente, con una malformazione. In assenza di termini tecnici direi che sia nato con una malattia che gli impedisce di muoversi agevolmente e lo vedo che si muove tremante (trema in continuazione come se fosse insicuro dei movimenti dei quali non può fare a meno).
Potrei passare ore ed ore nel vedere questi gattini che si divertono con un tappo di bottiglia (nell’era del play station questo dovrebbe far riflettere ) ed il mio pensiero si bloccherebbe sempre su quel micino malandato… su quella esistenza sciancata e dispettosa. Quello che più mi ha colpito però, e che vorrei discutere con voi concertisti, è il fatto che questo micio è il più vispo di tutti. E’ il più pazzerello, non sta mai fermo, salta, scarta, cade, si rialza, rotola, avviluppa, desiste, riprende in un continuo moto di perpetua bellezza.
Nonostante la malattia che lo renda visibilmente limitato, non si perde mai d’animo. Sembra dare lezioni di piacere di vita. Sembra gridare forte le sue chiare lettere di amore ad una forza che gli ha permesso di esserci, di fare la sua parte, di vedere la luce del sole.

Io penso una cosa: è disarmante vedere un gattino così forte. Irreprensibilmente convinto che la cosa più importante nella vita sia il sapersi rialzare dopo una caduta (perché cadere non è mai un disonore), rimango di stucco vedendo questo gattino che è nato cadendo, che non ha mai volato, che, forse, non potrà mai volare e che beve la coppa tutta d’un fiato… come un topazio che sciaborda i sensi dei nostri più bei pensieri, quel micio reagisce ad un qualcosa molto più grande di lui.

Cosa ne pensate?

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So che si può vivere non esistendo, emersi da una quinta, da un fondale, da un fuori che non c'è se mai nessuno l'ha veduto

Risultò completato dal racconto di Paolo ,allora detto Clab101, che ci raccontava nei dettagli le avventure musicali della sua gattina.

Terminati questi preamboli dico che il gattino ammalato merita tutta la nostra solidarietà visto che si sta già conquistando il suo posto in questo mondo, dandosi molto da fare.

ciao, Paolo, ciao micini!

Elena

E.F.

Auguri a questo gattino e tienici informati.

Ciao.

Era l'unico della cucciolata che avevo tenuto (gli altri li ho dati a mio zio che ha una casa in aperta campagna ed ha un grande bisogno di qualche nemico per i topi). A volte ci scambiavamo quattro chiacchiere tra una mia pausa di studio e l'altra, di fronte alla TV ed un drink (di solito fanta per me e latte per lui). Lo avevo chiamato Paco.

Paco amava la vita, tanto da volarla vivere completamente e superare le colonne d'ercole rappresentate dal mio recinto che dà sul cortile del mio vicino.

Credo che Paco non abbia sofferto, perché pare che sia morto sul colpo.
Ecco una lacrima, lo sapevo.
Evidentemente il cane del mio vicino non aveva scorto in lui quella travolgente simpatia che Paco aveva, fino a strappare un sorriso anche ai più corrucciati.

Addio Pachettino. Sono sicuro che nel tuo paradiso dei gattini ti starai rotolando in continuazione e senza un solo motivo.

A Paco, il più grande sognatore... che per qualche istante è riuscito ad accarezzare il suo sogno di vivere.

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So che si può vivere non esistendo, emersi da una quinta, da un fondale, da un fuori che non c'è se mai nessuno l'ha veduto

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So che si può vivere non esistendo, emersi da una quinta, da un fondale, da un fuori che non c'è se mai nessuno l'ha veduto

La mia gatta Miù ha partorito pochi giorni fa tre bei micettini freschi freschi!!

Nell'attesa di eleggere l'erede di Paco, nei prossimi giorni conto di fare qualche foto e metterle qui sul forum.

A presto!

http://www.concertodisogni.com/mp/link.asp?TOPIC_ID=8359