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Shirin
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Inserito - 17/07/2003 :  02:03:30  Mostra Profilo Invia un Messaggio Privato a Shirin
Le prime briciole di ricordi risalivano a pochi mesi di vita.
Stupefacente vero?
I primi mesi di vita nessuno li ricorda mai perchè... c'è tutto un vociferio di angeli ad accompagnarti l'anima.
E chi sopporterebbe mai di essere strappato dal grembo dell'universo, dal ritmico cullare della sua immensità, per essere scaraventati in un piccolo mondo in cui devi lottare per avere un'identità?
Gli angeli parlano e nel parlare ritrovi quel ritmico cullare d'infinito a farti compagnia...
Poi, la mano della libertà si posa sulla tua fronte e da allora diventi un uomo libero di credere quel che vuoi perchè... dimentichi la voce, gli angeli, l'infinito.
Ma per lui era stata fatta un'eccezione.
E ricordava meravigliosi petali blu cadere nella sua culla, sfiorargli il viso e poi le sue manine paffute raccoglierli e metterli in bocca, erano freschi come il seno di sua madre...
Gli angeli sussurravano al suo orecchio di non avere paura...
E lui rideva...
rideva...
e rideva...
ed improvvisa, sfuriante esplosione,
e qualche petalo si tinse di rosso.
E nuovamente sfuriante esplosione...
ed un corpo che si accovaccia sulla sua culla facendolo cadere a terra.
Di fronte a lui, sua madre con gli occhi sbarrati dilagnata da un proiettile, teneva ancora tra le mani un mazzo di rose blu...
meravigliosi petali sparpagliati anche sull'uomo che l'aveva uccisa e che poi si era tolto la vita.
E poi ricordava gli angeli sorreggere sua madre per le mani e non li rivide mai più.
Fu da allora che un'ombra prese il sopravvento e spaventato credette dovesse morire anche lui.

Sono trascorsi sessantacinque anni da allora e per tutta la sua vita Samuel è scappato, seguito da un'ombra.
Ma ora è stanco, ora sente solo una felicità delirante al pensiero di morire.
E' seduto in un parco e per la prima volta guarda il cielo.
E un'ombra è un punto lontano che con lentezza si avvicina, si fa sempre più decisa, ma Samuel non ha più paura...
E l'ombra si allarga, lo ricopre, è gigantesca, poi si posa al suo fianco un'aquila, vecchia e maestosa aquila dalle piume nere.
E lui sorride.
E l'aquila posa tra le sue mani una bolla di sapone... e questa scoppia e tra le sue dita resta un dono dell'eternità: un petalo blu.
Così ora piange, piange nel sapere che l'aquila è sua madre ed ha vagato per sessantacinque al suo fianco in bilico tra la vita e l'infinito pur di essergli vicino...
piange, piange e lei diventa spirito e se lo porta via, in un ritmico cullare...per sempre.
Shirin

   
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