SALA XXII - Al centro, su piedistallo in alabastro, un capolavoro dell'arte etrusca, il bronzetto longilineo noto come "Ombra della Sera" grazie alla poetica definizione attribuita a Gabriele D'Annunzio.
È un ex-voto databile al Il sec. a.C., raffigura un giovinetto e proviene dalla collezione fiorentina della famiglia Buonarroti. Mario Guarnacci lo acquistò attorno al 1750, dato che uno studioso di "etruscheria", Anton Francesco Gori, ne aveva pubblicato il disegno, pochi anni prima, sostenendo che la singolare scultura era stata rinvenuta nel territorio volterrano. La statuetta, alta cm. 57.50, presenta un vertiginoso quanto suggestivo e plastico allungamento del corpo di un adolescente la cui testa evidenzia un'accurata lavorazione a tutto tondo, tipica di gran parte della ritrattistica del primo ellenismo.
Gli ex-voto in forma allungata sono caratteristici e noti esempi della produzione bronzistica etrusca del III sec. a.C. ma l'impressionante modernità espressiva dell"'Ombra della Sera" è riferibile esclusivamente ad un artista di eccezionale sensibilità.