E’ una valigia di cartone legata da uno spago, la valigia che contiene i nostri sogni, la teniamo in cima a un armadio dentro casa, la dimentichiamo per mesi, a volte per anni, è vecchia ormai, ridotta male, con tante etichette attaccate sopra: aeroporti, stazioni, isole lontane, voli speciali che non hanno prezzo, perché a volte non li abbiamo pagati o a volte li abbiamo pagati cento volte tanto il loro valore, ma con la felicità grande di farlo. Mi sono ricordata una mattina per caso, che avevo quella valigia, l’ho presa, piena di polvere, non avevo il coraggio di togliere lo spago, e se i miei sogni scappano via? O se la apro e la trovo vuota?
La guardavo con il cuore batteva forte…..il desiderio di aprirla era grande, mi ripetevo…..” E se non ci sono più sogni”?
Fermarsi per la paura di non avere più sogni e rinunciare ad aprire quella valigia, forse significa voler smettere di vivere, ma vivere è qualcosa di immensamente diverso dal semplice respirare, dal lasciare che il cuore pompi sangue in un contenitore vuoto, senza un desiderio grande da realizzare….un lavoro, un amore, un’utopia, un figlio. Quello che la nostra vecchia valigia contiene non importa, non può stare chiusa sopra un armadio.
Presa da questa convinzione l’ho aperta:non era vuota.
Mancavano alcuni sogni, qualcuno si regala, alcuni ce li rubano, ma ce ne erano ancora tanti……tantissimi, li ho riconosciuti, si erano i miei, potevo ancora prendere altri treni, potevo ancora pensare di partire, improvvisamente li volevo tutti e ne volevo altri per riempirla……ma non per tenerli tutti per me, il desiderio più grande era quella di regalare un sogno, a chi ha la sua valigia vuota, perché potesse anche lui partire ancora…..ripartire…perché magari preso dalla frenesia della vita non si era accorto che perdeva i suoi sogni.
Li guardavo estasiata, erano loro, i miei sogni dimenticati, accantonati, messi un attimo da parte, i miei sogni che credevo perduti, belli stupendi, pieni di colori, erano di nuovo con me, la stanza prima buia….….ma aperta quella valigia un arcobaleno stupendo la illuminava…e questi sogni come farfalle colorate volavano per la stanza....e si posavano su di me, come se fossi un fiore...e mi sentivo un fiore raro, unico....avevo per me delle farfalle che nelle ali avevano nascoste piccole felicità.
Tutto questo per dirvi, se qualcuno di voi ha una valigia di cartone dimenticata sopra un armadio, ci guardi dentro, ora, domani, al più presto, non sarà vuota, forse basta solo avere il coraggio di guardarci dentro…
sissu