Mircalla
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Inserito - 08/09/2003 : 22:11:11
Non so voi, ma io ad esempio nutro una sfrenata passione per il cioccolato, in tutte le sue forme, benche’, debbo ammettere che gli inglesi poverini, risaputamente scarsi nell’arte culinaria sono riusciti a produrre dei cioccolattini che per quanto io mi sforzi di apprezzarne l’originalita degli abbinamenti e le sottigliezze del gusto, le mie papille gustative si rifiutano categoricamente di trasmettere al cervello i messaggi di profondo piacere generalmente associati con il mangiare cioccolato.... Ad ogni modo ieri ho preparato una mousse al cioccolato, un’abbondante porzione della quale non e mai arrivata a riempire le formine alle quali era destinata, per cui una dose per 8 persone si e rivelata essere soltanto sufficiente per 5 ed e una fortuna che non avessi 7 ospiti a cena... Comunque il punto e un altro, ma voi vi siete mai chiesto come e successo che abbiamo il cioccolato oggi? Per quanto mi riguarda, credo che la curiosita mi venne una sera d’inverno di tanti anni fa quando per amore di Emanuele, un ragazzo bellissimo (somiglia come una goccia d’acqua a Rupert Everett e quindi a Dylan Dog) mi facevo 12 Km di strada dissestata e tutta curve nella mia 112 di nome Carolina per andarmi a fare preparare una cioccolata calda con Armagnac e panna montata dal sopra menzionato Emanuele proprietario dell’unico bar a Purgatorio, ma la mia curiosita fu soddisfatta (almeno in parte) qualche anno piu tardi quando mio marito torno a casa con un libro intitolato “The Chocolate Cookbook”. Comunque adesso smetto di tergiversare e vi racconto un po la storia del cioccolato ed eventualmente se vi interessa la ricetta della Mousse au ChocolatLa storia del cioccolato e affascinante, lunga e complessa, alcuni dicono comincia con i Maya altri dicono con gli Aztechi e fin qui penso tutto normale dato che il cacao deriva da una pianta originaria dell’equatore dove ancora oggi e coltivata fra i 22 gradi N e i 21 gradi S, e non da mucche color glicine come la pubblicita della Milka vorrebbe farci credere... Comunque una leggenda racconta che Quetzalcoatl, il serpente piumato, dio (tra l’altro) dell’agricoltura, aveva donato la pianta del cacao agli uomini una volta che un dio piu grande e forte di lui lo aveva cacciato dal paese. I suoi adepti aspettavano il suo ritorno bevendo la 'chocolatl'(Azteca) or ‘xocoatl’(Maya) una bevanda schiumosa dal colore rossastro preparata con semi di cacao tostati e macinati, acqua, spezie, vaniglia e miele che veniva bevuta appunto durante riti sacri. Linneo era al corrente di questa leggenda dato che battezzo la pianta Theobroma Cacao. (Io non ho mai studiato il greco ma pare che Theobroma significhi “cibo degli dei”) Tra l’altro, teobromina e anche il nome comune della 3,7- dimetilxantina, la base purinica piu abbondante del cacao. I semi di cacao erano considerati cosi pregiati che venivano usati come moneta; pare che con 100 semi si potesse acquistare uno schiavo… Siccome gli Aztechi attendevano il ritorno di Quetzalcoatl, quando Cortes approdo sulle spiagge del Messico gli Aztechi lo scambiarono per il dio di cui avevano tanto atteso il ritorno. Ovviamente gli furono offerti magnifici doni incluso oro, schiavi, semi di cacao e chocolatl. Fu quindi attraverso Cortes che il cacao fu introdotto in Spagna e quindi in Europa. Continua...... antonella
Edited by - Mircalla on Sep 08 2003 22:21:31
Edited by - Mircalla on Sep 08 2003 22:25:06
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