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 6 Musica e Canzoni
 Omaggio a F. De Andrè
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Grazia
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Inserito - 13/09/2003 :  19:24:54  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Grazia
Una sera di agosto, in Val Susa, in un piccolo paese montano, ho assistito ad un concerto in omaggio a Fabrizio De Andrè.

Il cantante, un certo Bruno Maria Ferraro, ha reso onore alle canzoni di De Andrè, con una voce quasi simile al nostro amato Fabrizio.

Ha cantato le note canzoni : "Marinella", "Il pescatore", "Il Testamento di Tito" e tutto il repertorio tratto da "Spoon River", leggendo prima la poesia di E.L. Master e quindi cantando le canzoni dall'album "Non al denaro non all'amore nè al cielo".

La serata è stata piacevole ed ho notato quanto, De Andrè, sia ancora nel cuore di tutti, vedendo l'affluenza della gente e gli applausi calorosi.

Ho risentito, con grande piacere "Geordie", tratta dall'album "Nuvole barocche" del 1969 e "Il viaggio".

Una canzone semplice, una favola d'amore...dolcissima.

Vorrei proporvi il testo: (da cantare in coppia :))

"Geordie"

(uomo)

Mentre attraversavo London Bridge
un giorno senza sole
vidi una donna pianger d'amore,
piangeva per il suo Geordie.

(donna)

Impiccheranno Geordie
con una corda d'oro,
è un privilegio raro.
Rubò sei cervi nel parco del Re
vendendoli per denaro.

(uomo)

Sellate il suo cavallo
dalla bianca criniera
sellatele il suo pony
cavalcherà fino a Londra stasera
ad implorare per Geordie.

(donna)

Geordie non rubò mai
neppure per me
un frutto o un fiore raro.
Rubò sei cervi nel parco del Re
vendendoli per denaro.

(insieme)

Salvate le sue labbra,
salvate il suo sorriso,
non ha vent'anni ancora
cadrà l'inverno anche sopra il suo viso,
potrete impiccarlo allora

(uomo)

nè il cuore degli inglesi
nè lo scettro del Re
Geordie potran salvare,
anche se piangeranno con te
la legge non può cambiare.

(insieme)

Così lo impiccheranno con una corda d'oro,
è un privilegio raro.

(uomo)

Rubò sei cervi nel parco del Re
vendendoli per denaro.

Grazy

Paolo Talanca
Senatore


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Inserito - 14/09/2003 :  14:38:33  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Paolo Talanca  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Paolo Talanca
Cara Grazia,
ho scoperto da una manciata di mesi la grandezza di Fabrizio De André. Prima lo conoscevo solo per le canzoni più famose, le solite (bellissime) Bocca di rosa, Marinella, La guerra di Piero e diverse altre.
Apprezzandolo più da vicino, capendo che man mano i suoi versi mi entravano dentro per non uscirne più ho inteso che la vita di De André è un progetto di grandezza umana. Ho imparato nel giro di pochi mesi tutte le sue canzoni a memoria, comprendendo sempre di più che anche le canzoni da me sopracitate fanno parte di una coerenza che credo sia unica nel campo cantautoriale italiano.
De André è il cantante di chi non ha voce per cantare e di chi, pur avendola, si trova costretto a tacere. Un mago consapevole dell'enorme importanza del suo scettro. Verso per verso, metafora per metafora Fabrizio è rimasto lo stesso per più di trent'anni di poesia.

Anche nel suo rapporto con la religione la molla che lo spingeva a voler capire era un bisogno umano di sentirsi parte di un progetto di vita... una gran bella storia quella di Faber... una storia troppo lunga, essendo ricca di poesia per essere raccontata, troppo breve per essere dimenticata.

Vorrei chiudere questo post con l'ultima canzone che ci ha lasciato. Un vero e proprio testamento che è compreso nel suo ultimo disco (scritto con Fossati) "Anime salve" del 1996.
La canzone si intitola "Smisurata preghiera" e vorrei inserire un link che porta ad un sito di Marco Masini, dove io ho commentato sinteticamente questa canzone in rapporto alla situazione del cantante fiorentino:
http://www.poesiamasini.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=686

Qui di seguito ripropongo il testo bellissimo:

SMISURATA PREGHIERA
(De André/Fossati)

Alta sui naufragi
dai belvedere delle torri
china e distante sugli elementi del disastro
dalle cose che accadono al disopra delle parole
celebrative del nulla
lungo un facile vento
di sazietà di impunità
Sullo scandalo metallico
di armi in uso e in disuso
a guidare la colonna
di dolore e di fumo
che lascia le infinite battaglie al calar della sera
la maggioranza sta la maggioranza sta
recitando un rosario
di ambizioni meschine
di millenarie paure
di inesauribili astuzie
coltivando tranquilla
l'orribile varietà
delle proprie superbie
la maggioranza sta
come una malattia
come una sfortuna
come un'anestesia
come un'abitudine
per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
di umanità di verità
per chi ad Aqaba curò la lebbra con uno scettro posticcio
e seminò il suo passaggio di gelosie devastatrici e di figli
con improbabili nomi di cantanti di tango
in un vasto programma di eternità
ricorda Signore questi servi disobbedienti
alle leggi del branco
non dimenticare il loro volto
che dopo tanto sbandare
è appena giusto che la fortuna li aiuti
come una svista
come un'anomalia
come una distrazione
come un dovere

*****
Questo e molto altro era Fabrizio...
*****

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So che si può vivere non esistendo, emersi da una quinta, da un fondale, da un fuori che non c'è se mai nessuno l'ha vedutoVai a Inizio Pagina

Elena Fiorentini
Curatore


Italy
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Inserito - 14/09/2003 :  15:31:32  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
Conosco De André da molti anni e spesso a scuola ho fatto cantare alcune sue canzoni.
Quanto alla Ballata di Geordie, non è sua,ma è tratta da una raccolta di canti gallesi editi verso la fine del XVII sec.
Sono stati ripubblicati in edizione moderna in Inghilterra.
Una cantante-musicologa che stava facendo degli studi di comparazione tra le canzoni degli abitanti del Canada, figli di Inglesi ed Indiani si imbattè in questa tragica ballata.
Identiche le parole e la musica, solo la revisione moderna è di De Andrè.

De Andrè esplorava questo tipo di musiche e ce ne sono altre, ma non so quali.

Sono contenta di sapere che De Andrè è amato anche dalle nuove generazioni.

Un caro salutone a Grazia e a Paolo che si sta facendo sempre più prezioso.

E. F.

Edited by - elenafior on Sep 14 2003 18:49:27Vai a Inizio Pagina

   
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