Cara Sofia, tutti perdono colpi, per fortuna.
Ci sono persone che percepiscono naturalmente i bisogni e le attese degli altri (e si fanno scrupolo di non cogliere tutto)ed altre che nemmeno se gli metti un megafono sugli orecchi le sentono.
Ma entrambe, chi in una direzione e chi nell'altra ogni tanto si costruiscono una gabbia di latta.Anche a me succede, poi però quando me ne accorgo....perdo colpi, nel senso che la tengo aperta, la lascio lì dimenticata sul comodino e non la indosso proprio, mi rifiuto.
Quand'ero ragazza mi dicevano "ma dove credi di andare tu senza gabbia?" Alla mia età (una volta e mezza i tuoi anni)è un lusso che mi posso concedere. Tutt'al più mi dicono "ma hai la teresina" (malattia degli smemorati, non so perché la chiamino così).
Eh si dicevo da ragazza e dico ora: prima o poi la rimetto, diventerò più brava ecc., ma intanto mi strizzo l'occhio da sola e perdo colpi apposta, soprattutto se non sto proprio bene bene.
Mi concedo il lusso di vivere tutte le sfumature finché non riprendo forza e soprattutto direzione di vita: dal rosso acceso al violetto o viceversa, dal blu notte al blu cobalto, dal verde muschio al verde verde ecc. O almeno ci provo.
I cinesi attribuivano un colore ad ogni stagione: verde in primavera, rosso in estate, giallo a fine estate (che è una vera stagione per loro e che in questo modo diventano 5), bianco in autunno e grigio-bluscuro-nero in inverno.
Ora siamo nel giallo, con le varie sfumature che ti auguro di vivere tutte.
E' anche questo un modo per dare slancio ai nostri amori (amore-amore, amicizia, interessi..) che diventano più veri.
Sfoltire un po' le pesantezze e ascoltare le proprie aspirazioni invece che sedersi sopra l'anima schiacciandola è importante.
L'anima inizia a soffrire prima del corpo e prima della mente.
Si dice anche "povera anima" quando c'è una sofferenza di qualsiasi tipo e si esclama "che anima candida" quando qualcuno è un po' ingenuo o perde colpi. Fra le due affermazioni ho sempre preferito la seconda per me stessa. Un caro saluto
Leda