"Che poi diciamo la verita'", disse convinto a se stesso, "sono qui al cinema a gustarmi Star Trek con un bel pacchetto di patatine in mano, una pacchia" e rabbrividi' al pensiero di quelli che invece magari erano costretti ad andare a vedere dei film impegnati perche' avevano la fidanzata. Nell'intervallo tra i due tempi del film gli venne in mente un episodio, qualche tempo prima esponeva i suoi prodotti ad una fiera internazionale, la crisi si faceva gia' sentire e non c'era molto lavoro. Cosi' era anche per gli espositori vicini e una ragazza che lavorava nello stand davanti al suo era appoggiata ad una parete e osservava i corridoi vuoti con sguardo rassegnato. Si sorrisero e iniziarono a chiacchierare e lui la trovo' veramente simpatica.
L'ultimo giorno della fiera si salutarono e mentre l'uomo si apprestava a dirigersi verso l'uscita, la scorse lanciare un'occhiata atterrita all'orologio da polso e poi sbuffare arrabbiata, si era accorta di aver tardato e che non sarebbe riuscita a prendere il mezzo pubblico che doveva riportarla a casa in citta'. Gli lancio' uno sguardo senza parole e lui comprese e si offri' di accompagnarla.
Le strade dalla fiera alla citta' erano oscure, era una statale poco frequentata e l'uomo si rese conto che lei si era inquietata, realizzava di essere con uno sconosciuto in macchina in una sera buia su una via poco trafficata e allora lui mi si mise a ridere e con calma le indico' i cartelli che segnalavano che erano sulla strada giusta e inizio' a parlare lungamente di lavoro per tranquillizzarla.
Erano quasi arrivati e lei gli chiese all'improvviso se era sposato o fidanzato e le rispose subito convinto :"scusi, ma lei crede che se fossi sposato o fidanzato mi sarei messo a chiacchierare con lei per tre giorni in fiera?"
A quella frase la donna sorrise distesa e gli disse che era una risposta che le piaceva molto, indicava serieta'. Quando lui la saluto', arrivati in citta', le disse anche che le sarebbe piaciuto rivederla e lei gli rispose che aveva una specie di fidanzato in quel momento, ma che era stata molto felice di conoscerlo. Non si sarebbero piu' rivisti, ma tutti e due erano contenti di quel brevissimo incontro, a volte non bastano milioni di parole per parlare di se' e invece con quelle poche parole l'uomo era riuscito a parlare di se' nel modo giusto, completo e vero.
Lei assomigliava alla persona che l'uomo aveva sempre sognato di incontrare, ovviamente, per questo seppe che quando l'avrebbe incontrata, anche per caso, avrebbe detto le parole giuste.
Per farla scendere proprio nel punto della carreggiata dove lei voleva, non si accorse di essere entrato nel parcheggio riservato agli autobus pubblici e, dopo averla salutata, si trovo' di fronte un signore con due spalle da armadio che era sceso da uno degli autobus la cui manovra aveva involontariamente disturbato che gli si avvicino' e gli sibilo' di sparire da li' e dalla faccia del pianeta, lui abbasso' lo sguardo e chiese scusa, mentre risaliva sulla sua macchina intravide la ragazza che si era fermata e aveva visto tutto da lontano e sorrideva scuotendo la testa dal divertimento.
Mentre si spegnevano le luci per l'inizio del secondo tempo, si disse che in fondo quello era il segreto, il buffo coniglietto Roger Rabbit conquisto' la bellissima Jessica, corteggiata da centinaia di fustoni, perche' la fece ridere.
Roberto